Crediamo di conoscerci… ma quante volte ci siamo stupiti o pentiti per quello che abbiamo pensato o fatto? Diciamo "IO, IO… ma chi sta parlando, agendo, soffrendo, litigando…? Dentro siamo una folla di possibilità, di parti diverse, anche in conflitto tra loro. Normalmente ne usiamo solo pochissime. Da quelle posizioni limitate guardiamo e giudichiamo il mondo, agiamo ed entriamo in relazione... Questo libro, attraverso il Voice Dialogue, può trasformarci nel "direttore d’orchestra" capace di dar voce ed armonizzare le nostre parti interiori. Dal centro di noi stessi avremo così la possibilità di far suonare la nostra melodia, usando tutti gli strumenti: la ricchezza di risorse che ci portiamo dentro.

La coppia, solamente facendo propria l’esperienza relazionale amorosa intratrinitaria vissuta da Gesù, può vivere una esperienza mistica autenticamente coniugale, perché il divino è profondamente e radicalmente inscritto nello statuto della coppia umana e la mistica non è altro che esperienza del divino in lei immanente...

Oltre alla preparazione accurata dei cibi, la variegata composizione delle ricette e la presentazione piena di fantasia delle pietanze, ciò che contraddistingue la cucina della Lukas Klinik è la preparazione espressa dei cibi, la completa rinuncia alle salse pronte di origine industriale, al cibo gentech e simili. Al contrario, viene attribuita una grande importanza all'accurata scelta degli alimenti da produzione biologica e biodinamica che vengono acquistati presso aziende agricole e fornitori affidabili, che lo chef conosce personalmente.

Un'inedita raccolta di aforismi di Yogananda che è la sintesi del pensiero del grande maestro spirituale bengalese, grazie al quale, dal 1930 in poi, si diffuse in occidente e negli Stati Uniti la millenaria esperienza filosofica indiana. La maggioranza di questi detti sono stati raccolti dal principale discepolo di Yogananda, Swami Kriyananda, e tutti emanano una straordinaria saggezza capace di illuminare di felicità il lettore. Una raccolta da leggere a più livelli: come perle di saggezza a cui rivolgersi nei momenti più difficili; come momenti di riflessione da utilizzare per la propria meditazione; come una finestra che si apre sul proprio essere. Momenti di saggezza da assaporare e fare propri lontano dalla convulsa esistenza di ogni giorno.

Trattato sulla scienza del Kriya Yoga da uno dei Maestri realizzati più importanti del nostro secolo. Questo libro non parla di emozioni, religioni o suggestioni fantastiche, ma spiega scientificamente come la tecnica di meditazione più antica al mondo possa renderci consapevoli che a respirare in noi è Dio stesso e come allo stesso tempo possa energizzare ogni parte del corpo umano e purificare i sottili centri energetici di cui in occidente ancora non siamo pienamente consapevoli. Paramahamsa Hariharananda spiega che uno yogi realizzato è in grado di controllare consapevolmente sia il respiro che il battito cardiaco e di rimanere in uno stato di assoluta tranquillità o samadhi, poiché ha raggiunto il controllo sia sulla vita che sulla morte: è questo il mezzo per raggiungere l’illuminazione...

La Creazione affascina per la sua perfezione e se ci soffermiamo ad osservare le molteplici varietà della flora e della fauna, gli oceani, le stelle, i pianeti, la vastità dello spazio non possiamo che rimanere esterrefatti. La Terra di per se stessa è uno spettacolo incantevole con le sue alte vette, le valli e le fertili pianure, i laghi ed i fiumi, ma con i ritmi di vita che conduciamo al giorno d'oggi, siamo tutti sempre così presi dalle nostre attività ed impegni, che quando abbiamo del tempo libero, le nostre menti si focalizzano solo sulla ricerca di svaghi, del buon cibo o delle ore di meritato riposo e ci dimentichiamo di volgere lo sguardo alla perfezione della Creazione di Dio. Ci accorgiamo della maestosa bellezza della natura solo quando restiamo particolarmente sorpresi da un tramonto dai colori inconsueti, dall’incredibile trasparenza delle acque di un lago o incantati davanti all’eterna meraviglia di un arcobaleno che dopo un uragano, fa capolino tra delle nuvole nere o quando in estate percepiamo il calore del sole che accarezza la pelle...

Uno dei più grandi yogi dei nostri tempi, Paramahamsa Prajnanananda, chiarisce per noi il significato essenziale del termine ‘yoga’ che negli ultimi tempi è stato spesso frainteso dando luogo ad interpretazioni non esatte. Da anni insegnante dell’antica scienza del Kriya Yoga, Prajnananandaji ci spiega, partendo dalle basi, quali effetti può avere sulla vita di ogni giorno uno stato mentale perfettamente concentrato e sotto controllo e come acquisirlo. Il vero significato del termine yoga è unione con il Divino interiore. Le discipline yogiche sono la barca per raggiungere la sponda della costante consapevolezza integrata, l’unione con il Sé. La scienza yogica sottolinea il fatto che i remi che ci conducono a destinazione sono il controllo e la consapevolezza del respiro, che è il filo che ci connette alla Sorgente...

"Nulla accade che non debba accadere, gli individui sono semplicemente dei personaggi all’interno di una commedia. Non c’è nessuno a cui dobbiamo nulla e nulla ci deve essere restituito; per questo non ha senso porre questioni riguardanti il biasimo o l’errore". "Quando un ricercatore analizza e pondera l’insegnamento di Ramesh per la prima volta, anche se ha cominciato la sua ricerca da moltissimi anni, resta spesso esterrefatto". "Certi Maestri insegnano a combattere l’ego o ad uccidere l’ego. Invece Ramesh suggerisce di accettarlo. Chi ha creato l’ego? La Sorgente lo ha creato e, in determinati casi, la Sorgente stessa lo sta distruggendo". Ramana Maharshi era solito dire: "La vostra testa è già in bocca alla tigre".

Le verità che affiorano dall'esperienza di unione con l'Energia Primaria, il contatto diretto con il Sé, e questi dialoghi non sono da confondersi con messaggi di sensitivi o di medium, ma sono la conoscenza ultima che affiora dal centro di noi stessi, di cui l'uomo può fidarsi ciecamente. Nello stadio di consapevolezza Cosmica ci viene data la conoscenza che possiamo paragonare con il dialogo con Dio Stesso. Alcuni vi si riferiscono con il termine ispirazione, altri con quello della consapevolezza sovramentale. Tutti noi possiamo arrivare ad un livello di consapevolezza che ci rende canali aperti, risvegliando la pura intelligenza divina e ricevere ogni conoscenza che si trova addormentata dentro noi stessi sotto mille strati di pensieri ed aspettative...

Con questa autobiografia di un percorso spirituale, una storia di vita vissuta che inizia il giorno in cui, Sandra, a quarantadue anni abbandona una Toscana che l’ha allevata e impregnata della sua cultura, per affrontare coraggiosamente l’India con anni ed anni di solitudine, immersa in un cammino che è andato ben oltre ogni religione e gradualmente anche ogni concetto. Sandra ha così saputo riassumere i suoi diciotto anni di ricerca, senza fare di questo libro un testo di concetti, bensì di riflessioni ed esperienze a contatto con i Maestri, infatti, non scrive per indicare una strada né diffondere insegnamenti per raggiungere l’illuminazione, ma racconta come la sua vita è stata forgiata attraverso anni ed anni vissuti sotto l’ala protettiva di grandi Maestri realizzati, di Avatar (incarnazioni divine) ed con il raro incontro di un Avadootha...

Larry Rosenberg ha fatto dell’Anapanasati Sutra, il discorso del Buddha sulla consapevolezza del respiro, il cuore della sua pratica personale. In questo libro illustra in dettaglio il sutra, dimostrando come sia ancora oggi un manuale eccellente per praticanti di ogni tradizione.

Con questo suo libro l'Autrice intende far luce su tutti gli errori che per millenni si sono accumulati attorno a questa antica disciplina, mostrando che il risveglio della Kundalini, la chiave della coscienza cosmica, è il vero fine dello Yoga.

La vita non fiorisce nell'immobilità ma nel continuo fluire. Allo stesso modo l'uomo non è mai uguale a se stesso ed ogni esprienza, anche la più banale, cambia il corso degli eventi e il modo di rapportarsi con ciò che è altro da noi. Tuttavia raramente ci fermiamo a valutare questo aspetto e ad interrogarci sul modo in cui affrontiamo questa mutevole realtà. Tutto ciò che ci circonda cambia e spesso il nuovo spaventa e gli si oppone resistenza...

Il 1° febbraio 1954, durante uno degli inverni più freddi del dopoguerra, l’Abbé Pierre rivolge un appello radiofonico ai francesi di buona volontà, avviando quella che fu definita l’«insurrezione della bontà» e la sua battaglia contro l’emarginazione e la povertà nelle nostre città e nel mondo. Cinquant’anni dopo, ormai novantenne, l’Abbé Pierre si rivolge alle giovani generazioni e le invita a una nuova rivoluzione, capace di assicurare all’umanità intera un’autentica prospettiva di futuro. Egli conosce i loro tormenti interiori e il loro desiderio di costruire qualcosa di duraturo e profondo, la loro difficoltà a ribellarsi a un modo omologato di vedere le cose e a trovare altre strade, i problemi concreti che assillano le famiglie, le ingiustizie che dividono il mondo e le società, e indica una rotta diversa...