"Hungary - Hungarian Music from Transylvania / Folk Traditions from Gyimes and the Great Plain" propone le tradizioni musicali folk di due regioni della Transylvania, territorio una volta facente parte dell'Ungheria, oggi invece rumeno. Il primo gruppo, proveniente dai Carpazi orientali, è composto da Janos Zerkula che suona il violino insieme a sua moglie Regina Fikó all'utogardon, uno strumento simile al violoncello che serve a dare il ritmo ai ballerini. Il secondo, Magyarzovat Taraf è un gruppo gypsy originario della regione della pianura pannonica, nella parte centrale della Transylvania, composto da due violini, due viole, un basso ed un'anziana cantante. I testi dei brani interpretati da questi artisti gypsy sono improvvisati su antiche melodie ungheresi e generalmente esprimono lo stato d'animo del cantante. Le canzoni alternano alla musica grida di gioia e frammenti di poesie di autori classici ungheresi che diventano parte integrante del brano. La musica offerta in questo straordinario album di casa Inedit è molto diversa da quella che viene comunemente ed erroneamente definita musica popolare ungherese: spesso la musica magiara viene infatti confusa con quella suonata dai gypsy...

La tradizione musicale classica dell'oriente arabo si è formata durante i primi tre secoli dell'Islam, tra Medina (capitale dei primi quattro califfi 632-661), Damasco (capitale della dinastia Umayyad 661-750) e Baghdad (capitale della dinastia Abbasid 750-1258). La musica del periodo Abbasid è caratterizzata dall'uso del liuto oud che sembra essere una sintesi tra il liuto barbat della dinastia Sassanid ed il popolare mizhar. Questo strumento è composto da una grande cassa armonica a forma di mandorla, un manico stretto e corto marcato da sbarrette trasversali e quattro corde. In "Lebanon - Music of the Abbasid Era / The Legacy of Safiy a-d-Din al-Urmawi", il violinista e musicologo Nidaa Abou Mrad ed il suo ensemble dell'università Antonine (Libano) ha riportato in vita gli ultimi brani scritti di Safiy a-d-Din al-Urmawi (1294), uno dei più raffinati studiosi ed interpreti della musica del periodo Abbasid. La figura di Safiy a-d-Din al-Urmawi (1294) e la sua eredità occupano uno spazio importante nella storia della tradizione musicale classica dell'oriente arabo, persiano e turco: egli fu un famoso teorico musicale, capo dei copisti incaricati di trascrivere brani musicali, nonchè primo cantante per al-Musta'sim (1243-1258), l'ultimo califfo della dinastia Abbasid...

I Murung sono una popolazione tibetano-birmana che vive nella regione pianeggiante di Chittagong Hill Tracts, sul confine tra Bangladesh e Birmania (Myanmar). Popolo seminomade di agricoltori e cacciatori, i Murung vivono in piccole comunità composte da 15 o 20 case, con un capo villaggio chiamato karbari. La religione di questa popolazione è basata su un grande pantheon di divinità senza nome legate a piante ed animali. Uno dei principali miti Murung racconta la storia di una mucca incaricata da Turai, il dio supremo, di consegnare al suo popolo alcune pergamene sacre. L'animale che portava le sacre carte in bocca, anziché consegnarle al destinatario, come avrebbe dovuto fare, le mangiò: per questo motivo l'animale venne consegnato al popolo Murung che, ogni anno, rinnova il rituale sacrificandone una. Questo atto sacrificale, conosciuto con il nome di sachiacum, viene compiuto con l'accompagnamento musicale caratterizzato dalle melodie del plung, la tradizionale armonica a bocca. "Bangladesh - Ritual Mouth-Organs of the Murung" propone le melodie di ben 11 plung. La musica per orchestre di plung consiste in brani caratterizzati dalla regolare alternanza di due parti: una sequenza in ritmo libero ed una basata sulla ripetizione. Pur essendo costruita sulla ripetizione, la musica del popolo Murung non risulta essere assolutamente monotona: l'effetto finale è una sorta di melodiosa onda sonora che ipnotizza con la sua bellezza. "Bangladesh - Ritual Mouth-Organs of the Murung" è reso ancora più prezioso da un libretto con esaustive informazioni sul popolo Murung e le sue tradizioni musicali.

L'indigestione mediatica del 2008 sulla Cina nata sulla scia dei Giochi Olimpici, ha fatto conoscere in occidente qualcosa in più dei cliché a cui siamo abituati, spingendo editori e case discografiche a dedicarsi al fenomeno. Dopo il successo delle sue ultime produzioni 'cinesi', casa Black Flame amplia la propria offerta con un nuovo album di uno dei suoi producer di punta, Red Buddha, che con "China Exotic" rende tributo al più diffuso ed amato strumento musicale della tradizione cinese: il violino a due corde erhu. Uno strumento a corde molto semplice ma pieno di energia e melodia che riesce ad integrarsi perfettamente con le moderne sonorità digitali. Con la sua splendida miscela di tradizione ed innovazione, "China Exotic" riflette la complessità della Cina, con melodie e ritmi chill-out che sono la colonna sonora ideale per chiudere gli occhi ed iniziare un indimenticabile viaggio nella città segreta.

Con oltre 20 anni di esperienza alle spalle e 30 album pubblicati, Jean-Marc Staehle è considerato uno dei più importanti compositori di musiche per il benessere ed il rilassamento. Musicoterapeuta di grande fama, Staehle è capace di incantare il suo affezionato pubblico con melodie che evocano la bellezza dell'oceano e l'infinità del cielo. In "Zenitude", ultima opera di questo straordinario compositore, Staehle ha mescolato strumenti e melodie giapponesi, indiane e cinesi con sonorità occidentali classiche e moderne. Il risultato è un album che crea un'atmosfera zen rilassante, serena e piena di armonia che invita l'ascoltatore ad intraprendere un viaggio musicale meditativo e rilassante. Con le sue musiche ideali per accompagnare percorsi meditativi ed introspettivi, "Zenitude" è senza dubbio uno degli album più belli pubblicati da Jean-Marc Staehle.

Per il buddismo tibetano lo Shambhala è un luogo mitico situato sotto la catena dell'Himalaya. Secondo i saggi e preziosi insegnamenti del Dalai Lama questo spazio mistico non è una mera realtà fisica, quanto piuttosto un luogo puro ed incontaminato nascosto in fondo al cuore dell'uomo: solo i puri di cuore possono vivere nello Shambhala, godendo di una gioia piena che non ha mai conosciuto la sofferenza. "Shambhala" è una straordinaria raccolta di brani creati da alcuni dei migliori artisti di casa New Earth: interpreti che, come Deuter, Chinmaya Dunster, Kamal e molti altri ancora, hanno il grande merito di aver saputo modernizzare le antiche tradizioni musicali orientali senza alterare il loro misterioso fascino...

Innovativi esploratori del suono, i fratelli David e Steve Gordon, sono uniti da una profonda passione per la cultura sciamanica e quella dei Nativi americani. "Earth Drum", album nato in occasione dell'anniversario dei 25 anni di carriera di questa talentuosa coppia di musicisti, contiene alcune delle più appassionate interpretazioni dei fratelli Gordon. Indiscusse protagoniste di questo progetto musicale a due mani sono le percussioni che, affiancate da chitarra acustica ed elettrica, flauto dei Nativi americani, flauto di pan inca e suoni della natura, creano un tappeto sonoro vivo e pulsante. "Earth Drum", con un dvd bonus contenente immagini, in alta definizione, di paesaggi mozzafiato, offre all'ascoltatore una coinvolgente esperienza multisensoriale capace di trasportarlo fin sulla cima delle maestose vette andine.

Geniale pittore di indimenticabili affreschi musicali che raccontano la bellezza della natura, la profondità dell'animo umano ed il fascino della mitologia, Gandalf non ha davvero bisogno di presentazioni. "Live in Vienna" è uno straordinario progetto musicale che, in un cd ed un dvd, immortala il concerto che questo versatile interprete ha tenuto all'Etablissement Ronacher di Vienna, per festeggiare venti lunghi anni di carriera. L'inimitabile stile di Gandalf fonde le melodie di strumenti acustici come chitarra, sitar, saz, charango, buzuki, pianoforte, campanelle e percussioni, insieme alle flessuose sonorità di tastiere e sintetizzatore, dando vita ad un spettacolo intenso e coinvolgente. Il dvd contenuto in "Live in Vienna" regala all'affezionato pubblico di Gandalf momenti imperdibili: oltre alle riprese del concerto live al centro Ronacher con ospiti internazionali come l'ex chitarrista dei Genesis Steve Hackett, il dvd offre anche immagini tratte dal concerto del 2000 a Zell am See ed imperdibili interviste che ne svelano l'animo più profondo. "Live in Vienna" è il riassunto di una carriera costellata da grandi successi ed emozioni che sfiorano il cuore.