Wychazel, (Chris Green), ci conduce attraverso le melodie uniche e del tutto caratteristiche del dijeridu che trasporta l’ascoltatore nel mito aborigeno, in un tempo e in un luogo che si collocano prima della Creazione conosciuto come il Tempo del Sogno (dreamtime). Con una strumentazione che comprende elementi usati nella musica rituale degli aborigeni come il tjurunga e naturalmente il dijeridu, principe di tutti gli strumenti australiani, oltre a campionature di percussioni poste contro uno sfondo creato da evocativi suoni naturali australiani, Walkabout è la colonna sonora ideale per intraprendere un viaggio musicale alla scoperta dell’affascinante ed antica cultura aborigena.

Goodall presenta al suo pubblico di  affezionati il suo nuovo album “Knight”, una passeggiata che trasporta l’ascoltatore indietro nel tempo fino alla caduta di quella che è stata chiamata l’era buia, il Medioevo. “Knight” è un album che crea un’atmosfera ammaliante e che invita l’ascoltatore in un viaggio attraverso vite passate e tempi lontani ormai caduti nell’oblio. Con temi eroici che sottolineano le tradizioni celtiche di Goodall e che vengono esaltati dall’orchestrazione e da speciali effetti sonori, “Knight” è un’ulteriore conferma del grande talento del musicista che, come pochi, riesce a trasmettere con le proprie melodie il fascino di epoche a cavallo tra realtà e fantasia

Il duo Runestone, composto dai musicisti Chris Green e Robert Fenner, propone il suo nuovo album Pendragon che trae ispirazione dalla favolosa vita di Merlino, il mago che, con un incantesimo, costrinse Uther Pendragon ad unirsi ad Igraine e dare vita al futuro re Artù. L’album dei Runestone è un viaggio musicale ambientato in luoghi fantastici popolati da personaggi straordinari e che attraversa tempi segnati da intrighi e magie. Con una strumentazione che comprende tastiere, chitarre, mandolino e flauto in legno, “Pendragon” racconta la storia di Merlino, personaggio chiave del mito celtico che invoca i suoi poteri per intessere i fili di una profezia che lui solo può vedere e che ancora oggi è rimasta indecifrata.

Una affascinante raccolta dedicata alla musica giapponese: The Very Best of Japanese Music propone una vasta gamma di stile musicali giappponesi, sia classici che moderni. Il potente tuono dei giganteschi tamburi taiko, il suono melodioso del flauto shakuhachi e le delicate note del koto (arpa distesa), dipingono uno splendido quadro che ritrae scene di samurai in battaglia o la bellissima fioritura dei ciliegi che danno il benvenuto alla primavera. Con la presenza di eccellenti musicisti giapponesi come Joji Hirota, Nihon Daiko, la rinomata formazione Yamato Ensemble e molti altri ancora, The Very Best of Japanese Music è un'ottima introduzione alla musica giapponese, un modo per entrare in contatto con una cultura lontana ed estremamente affascinante.

Un nuovo album di Aeoliah, A Drop of Buddha’s Tears, interamente composto ed interpretato da lui stesso che, nelle parti vocali, ci fa anche apprezzare la sua voce angelica. Con 7 intensi mantra che aiutano l’ascoltatore a guarire dalle sofferenze, dal dolore e dalle illusioni, “A Drop Of Buddha’s Tears” è come unacura balsamica per l’anima, capace di trasmettere a chi ascolta gioia, conforto e pace interiore.

La formazione Shangri-La Goa propone un album insolito che trasporta l'ascoltatore sulle rive indiane, alla scoperta di una cultura poco nota che ha molto da raccontare. "Traditional & Popular Songs from Goa" è inoltre arricchito da un libretto contenente i testi dei brani in lingua originale e la loro traduzione in inglese, oltre ad interessanti informazioni sulla musica e la cultura di questo stato dell'India L'album propone alcune delle più famose melodie della tradizione di Goa che sono un interessante mix di sonorità indiane e portoghesi, cantate nel locale dialetto konkani ed in portoghese, interpretate con una strumentazione contemporanea ed arrangiate in modo innovativo.

La musica e la meditazione fanno parte dello stesso fenomeno: quando ascolti della musica non sono le sonorità che toccano il tuo cuore, ma la relazione fra le diverse note. L'arte della musica consiste proprio nel trovare uno spazio nel tuo cuore creando complesse relazioni fra le diverse note. Bahramji e Mashti proseguono la loro lunga collaborazione confortati dal successo dei loro precedenti album, "Sufi Safir" e l'ultimo "Sufiyan". Nel nuovo "Divaneh" Bahramji trova ispirazione dai ricordi della sua infanzia trascorsa nel Kurdistan persiano e Mashti dal fondamentale desiderio di raggiungere la pace interiore; tre tracce sono elaborazioni di antichi ritmi tradizionali curdi, arricchite da testi del mistico poeta sufi Rumi. La loro speciale miscela di antiche melodie mediorientali, ispirati testi poetici e moderno groove è davvero affascinante: non ha importanza la lingua utilizzata perché la stessa musica diventa il linguaggio di pace e bellezza.

Password segna un'emozionante nuova direzione nella singolare miscela musicale di occidente ed oriente creata da Deva Premal, Miten e Manose, incastonando la straordinaria energia di antichi mantra in una ricca fusione di sonorità e silenzio. I brani, in gran parte composti dal trio, propongono la voce d'oro di Deva Premal e l'incredibile virtuosismo di Manose al bansuri (il tradizionale flauto indiano in bambù). Creato in collaborazione con Miten e RajRishi, produttore del best seller The Essence, Password spazia attraverso paesaggi sfavillanti, resi ancora più belli dall'intervento di alcuni dei migliori musicisti jazz europei. Il risultato è un invito incantevole e seduttivo ad abbracciare una prospettiva nuova e rinfrescante in uno stile che sta diventando essenziale per coloro che cercano nella musica un profondo nutrimento spirituale.

Con la sua voce incantevole Shoshan invita l’ascoltatore a cantare seguendo la sua interpretazione unica e devota di antichi mantra sanscriti e di canti dedicati al kundalini yoga. Le composizioni e gli arrangiamenti di “Vision”, il suo nuovo album, impregnano la tradizione di nuova energia ed ispirazione: le influenze occidentali sono benvenute e creano un ponte che conduce l’ascoltatore più vicino alla musica indiana. Kirtan vividi e rigeneranti, adatti ad ogni momento della giornata. Alcune tracce di “Vision” sono più ritmate, altre risplendono grazie a sonorità più mistiche, ma tutte ugualmente belle. “Ishq Allah”, ultimo brano di questo straordinario album, emana ciò a cui noi tutti aneliamo: l’amore puro. Musiche ideali per accompagnare la riscoperta della purezza dell’amore incontaminato.

Allah Infinity” è un nuovo capolavoro del mago delle campane tibetane Klaus Wiese. Il musista ha creato melodie profondamente spirituali, figlie della meditazione, capaci di favorire uno stato di trance in chi le ascolta. “Allah Infinity” è la prova della straordinaria capacità di Klaus Wiese di creare un collegamento, attraverso il solo potere del suono, con una realtà più alta rispetto a quella quotidiana.