Flauto meditativo e quasi magico per una musica a cavallo tra la tradizione indiana e le sperimentazioni occidentali.

Impossibile da classificare: senza dimenticare le caratteristiche di ciascuna cultura il trio Blue Planet ha perfettamente miscelato influenze europee, africane ed orientali. Un grandissimo disco, che ricorda le sonorità di Omar Faruk Tekbilek, ideale per tutti gli amanti dell'oriente.

La cultura musicale dell'India proviene da due principali tradizioni che sono collegate tra loro e che sono entrambe basate su raga e tala: la musica industana del nord dell'India e la musica del Karnataka nel sud del paese. Contrariamente a quanto è avvenuto nel nord, la musica della parte meridionale non ha risentito di influenze straniere ed è diventata una delle più sviluppate tradizioni musicali al mondo: la musica del Karnataka viene principalmente suonata per cerimonie ed eventi religiosi con una tradizione che risale a 8000 anni fa e che presenta la complessa e sfaccettata mitologia indiana. Dopo il successo di "Peace for Kabul" dedicato alle melodie della tradizione orientale persiana ed afgana, in "Masala" il duo composto da Lenny McDowell e Hakim Ludin è affiancato da tre straordinari musicisti di Madras nel Karnataka che con i violini, le spettacolari percussioni del mridangam (un tamburo a due teste che prevede una grande maestria da parte dell'interprete) e le straordinarie e caratteristiche parti vocali, ci proiettano in un mondo dai colori vivaci e dal sapore speziato.

Grande è da sempre l'interesse per le antiche culture orientali e per le loro espressioni musicali e rituali: in queste straordinarie e registrazioni raccolte dall'etnomusicologo Deben Bhattacharya possiamo vivere in prima persona la straordinaria esperienza della vita sulla cima delle vette più alte del mondo con una cultura ed una tradizione che è ha profondi legami con il vicino Tibet. Un documento storico.

Una preziosa gemma dell'archivio dell'etnomusicologo Deben Bhattacharya che con questo album propone la musica tradizionale del Bengala, Purva Banga com'era chiamato prima della divisione dell'India del 1947 che dette vita al Bangladesh e che ha separato la parte occidentale diventata parte della federazione indiana.

Importantissima documentazione sonora raccolta sul campo tra il 1954 ed il 1973 dall'etnomusicologo Deben Bhattacharya che svela i segreti delle profonde sonorità spirituali delle tre grandi religioni del subcontinente asiatico. Una straordinaria raccolta di suoni che sono già quasi scomparsi e che difficilmente è possibile ascoltare oggi in India.

Il viaggio musicale proposto nel CD parte dal deserto del Rajastan, il 'Paese dei Principi', popolato di zingari (che qui hanno la loro terra d'0rigine), musulmani (sono questi i primi territori occupati dai Moghul) e induisti. La musica del Rajastan, che fonde le tradizioni di queste tre culture, è caratterizzata dal ritmo, dalla danza, da una gioiosa e contagiosa vitalità. Ci si sposta poi a est, verso le acque del Gange, il fiume sacro. Qui si incontra la musica indiana classica: i suoni si fanno più distesi, i ritmi meno voricosi ma più avvolgenti, la sensualità si muta in misticismo. E' il regno del sitar di Ravi Shankar e di tanti altri maestri di tabla, sarod, tampura (gli strumenti musicali più diffusi di questa tradizione), dei raga (la forma musicale nota anche in Occidente), degli inni sacri e dei più struggenti canti d'amore.

Nella vastità del deserto del Thar c'è una tradizione musicale ricca e ancora sconosciuta al mondo occidentale. I membri del Kohinoor Langa Group appartengono ad una casta di musicisti che ha caratterizzato il panorama musicale asiatico per secoli. Il CD spazia tra assolo vocali di grande forza, ritmi percussivi irresistibili e lirici passaggi interpretati dal sarangi.

Shivkumar Sharma, il più noto virtuoso indiano di santur (uno strumento dalle centinaia di corde come il dulcimer) accompagnato dal leggendario suonatore di tabla Zakir Hussain, per un indimenticabile viaggio nel subcontinente asiatico.

il virtuoso percussionista indiano Sarvar Sabri propone un album che invita a conoscere i segreti dei ritmi del subcontinente asiatico: noto in ambito internazionale per il suo virtuosismo alla tabla, Sarvar Sabri è un musicista versatile ed appassionato dalla diversità e dalla ricchezza delle culture musicali del pianeta, capace di miscelare la tradizione indiana a quella occidentale e creare nuove ed inedite strutture ritmiche.