Dopo il grande successo dei tre volumi dei suoi "Mantras from Tibet", il gruppo corale dei Sarva-Antah, in questo caso anche accompagnato da un gruppo di giovani cantori, propone una nuova selezione di alcuni dei più popolari mantra della tradizione buddista tibetana e hindu: mantra che invocano saggezza, capacità di vedere dentro sè stessi, amore e compassione e che rendono onore alle divinità della saggezza. Il canto dei mantra è accompagnato dalle discrete melodie create da chitarra, basso, percussioni, tastiere, flauto, violino e clarinetto.

. Attraverso gli approfonditi studi sul potere curativo della musica da lui condotti per lunghi anni, Sayama ha creato un'ora di musica che aiuta a rilasciare lo stress accumulato, eliminando i blocchi che impediscono la circolazione dell'energia vitale. Combinato ai benefici effetti del massaggio, "Massage - Sacred Haling Touch" può essere un utilissimo strumento per la terapia ed il rilassamento.

. L'acqua che scorre trova la sua strada con gentilezza, senza usare la forza ma seguendo il sentiero che fornisce minor resistenza: con pazienza e perseveranza l'acqua riesce a consumare la pietra più dura. Con "Massage - Sacred Healing Waters", Sayama miscela le delicate sonorità naturali dell'acqua al respiro del flauto di bambù, alle melodie dell'arpa cinese ed a gong e singing bowls per sciogliere delicatamente le nostre resistenze, permettendoci di lasciarci andare dolcemente. L'uomo è sempre alla ricerca della fonte della giovinezza e, davvero, l'acqua è un elemento profondamente rigenerante.

un album ricco di arie tradizionali celtiche provenienti da Irlanda e Scozia e "Homelands", caratterizzato da ricche parti vocali: la nuova produzione di Carsten Rosenlund combina gli strumenti acustici tradizionali con bellissimi cori che enfatizzano l'atmosfera sognante e grandiosa della musica. In questo caso le voci sono utilizzate come uno strumento e si può quasi definire "Only Dreams" un album di musica strumentale: melodie celtiche che ti lasciano rinfrescato, rilassato e con il cuor leggero.

"Global Village" è il seguito dello splendido "Global Spirit", uno dei principali cd  di Karunesh e, come questo, è un album dinamico che rappresenta la visione del compositore del villaggio globale, un mondo in cui le culture diverse possono incontrarsi e fondersi, arricchendosi l'un l'altra. Gli anni trascorsi da Karunesh viaggiando hanno sicuramente influenzato le musiche di "Global Village": le tracce spaziano tra ritmi sensuali per ballare e contaminazioni dell'India, suonati con una ricca selezione di strumenti acustici provenienti dai quattro angoli del pianeta. Un viaggio tra i ritmi tribali di India ed Africa che sono vero e proprio cibo per il corpo e melodie per il cuore, capaci di creare atmosfere che nutrono l'animo: musiche che toccano l'ascoltatore a tutti questi tre livelli, perfette per pensare e ballare e per creare la tua colonna sonora della giornata.

Nato negli Stati Uniti da immigrati arabi e latini, Sultan32 rappresenta l'identità umana in costante metamorfosi in un'era transnazionale ed è il dj responsabile dei memorabili GlobeSonic parties a New York ed in giro per il mondo oltre ad essere la mastermind dietro la realizzazione di questa straordinaria selezione di sonorità di domani. "Earth n Bass" è un invito ad alzare il volume ed iniziare un viaggio attraverso il globo, per scoprire cosa ci riserva, musicalmente, il futuro. Con remix rari e/o inediti di Manu Chao, Bebel Gilberto (remixato da Peter Kruder), Gigi (remix di Bill Laswell), Tarika (prodotti da Transglobal Underground), Mohammed Abdel Wahab, Mighty Junn, Ex-Centric Sound System, Karsh Kale, Momo, Kalahari Bushmen, Temple of Sound, Krishna Das e dello stesso Sultan32.

Nato a cresciuto in Uganda e di etnia Baganda, Samite ha imparato a suonare il flauto da bambino grazie agli insegnamenti del nonno. Samite è anche uno dei più rispettati compositori ugandesi e virtuoso interprete di kalimba (pianoforte a dita) e litungu (arpa keniana a sette corde): le sue musiche trasmettono un'energia quasi trascendente incantando con le armonie ipnotiche della kalimba e del flauto che, affiancate da coinvolgenti parti vocali, si distendono su un tappeto di trainanti percussioni. Samite avvolge la sua calda voce su meravigliose armonie accarezzate dall'arpeggio della kalimba che sembrano provenire direttamente dalle grandi pianure ugandesi: le sue melodie comunicano al di là di qualsiasi barriera di linguaggio qualcosa che è intimo e che fa parte del mondo emozionale più profondo. "Tunula Eno" è una bellissima celebrazione musicale di tutto ciò che ci rende umani: amore, perdita, resistenza, speranza.

una raccolta dei migliori musicisti dedicati alla world trance, la magica ed ipnotica miscela di ritmi e sonorità tradizionali strizzate dall'elettronica ed infarcite di campionamenti. Le dinamiche musiche di "Elevation" rilassano ma non sono necessariamente calme: le registrazioni ci conducono in posti lontani per scoprire e farci coinvolgere da affascinanti melodie e ritmi millenari. Con Tulku, Spirit Nation, Vieux Diop, Tarika, Jai Uttal, Walela, Little Wolf, Krishna Das, Ali Akbar Khan, M Path e Baghavan Das.

Il canto è un'arte praticata da millenni, tutte le culture, hanno una loro tradizionale forma di canto. Canto come preghiera, una forma di musica devozionale; canto perché ripetizione, mantra, ogni parola e ciascun tono assumono un diverso significato dopo la ripetizione; canto come esperienza rigeneratrice, momento di sollievo dalle tensioni a cui la vita sottopone gli individui. Una tradizione ricchissima e varia quella proposta da "Planet Chant" che spazia tra buddismo tibetano, qawwali sufi, hindu, zulu, bhakti yoga, canzoni del peyote della Chiesa dei Nativi americani, antiche musiche della Chiesa russa ortodossa, tradizionali composizioni catalane del XIV secolo, voci bulgare oltre ad alcune straordinarie voci 'attuali': un album ipnotico che si ascolta volentieri tutto d'un fiato. Con Nusrat Fateh Ali Khan & Michael Brook, Lama Gyurme e Jean Philippe Rykiel, Sheila Chandra, Primeaux & Mike, Choying Drolma & Steve Tibbetts, Russian State Symphony, Ladysmith Black Mambazo, Saraband, Oberton-Chor Dusseldorf, Krishna Das, Angelite (The Bulgarian Voices), M Path.

Nato in Bangladesh nel 1922, Ali Akbar Khan fa risalire le sue tradizioni ancestrali fino al XVI secolo alla corte dell'imperatore Akbar: figlio del grandissimo Alauddin Khan da cui ha appreso lo stile unico di tradizione familiare, Ali Akbar è stato il primo musicista a portare la musica classica indiana sui palcoscenici di America, Europa, Africa ed Australia ed è senza dubbio uno dei più grandi musicisti indiani e del mondo intero. Contemporaneo (è suo cognato) di Ravi Shankar, Ali Akbar Khan è persino considerato un interprete più intenso e virtuoso di quest'ultimo. Il geniale compositore ed inteprete con "Journey" combina il suo sarod, affiancato dalla strumentazione classica indiana (tabla, sitar, tanpura, swaramandala), con strumenti occidentali come violoncello, violino, fagotto ed oboe per ottenere dei preziosi tesori acustici che miscelano meravigliosamente le tradizioni musicali classiche di oriente ed occidente creando profonde musiche di incantevole bellezza.