Un vero coloratissimo piacere musicale per gli occhi e le orecchie: un viaggio alle radici dei gypsy dell'India nord occidentale, il Rajasthan. Con tablas, flauti, percussioni, harmonium, danze e voci stupende, la loro musica è un esempio meraviglioso delle antiche origini arabo-indiane della musica degli zingari tuttora nomadi ma principalmente insediati nell'Europa dell'Est. Un album davvero straordinario che ci catapulta nel variopinto mondo indiano

Mezzo secolo fa Alan Hovhaness iniziò la ricerca di bellezza, spiritualità e semplicità in musica e fu uno dei primissimi compositori ad essere vivamente ispirato dall'oriente. Hovhaness è considerato uno dei padri della generazione degli eclettici artisti dedicati alla musica etnica e new age: la sua musica è una fusione di espressioni stilistiche diverse ed in questo album è accompagnato da Sahan Arzuni pianista, compositore ed etnomusicologo di fama internazionale.

Straordinaria ensemble di musicisti indiani con Ravi Shankar e paul Horn per un cd memorabile di 77 minuti.

Flauto meditativo e quasi magico per una musica a cavallo tra la tradizione indiana e le sperimentazioni occidentali.
" la musica indiana soddisfa l'anima più dell'udito, tuttavia la musica è universale, linguaggi e approcci differenti per esprimere emeozioni comuni".

Flauto meditativo e quasi magico per una musica a cavallo tra la tradizione indiana e le sperimentazioni occidentali.

Un antico poema del Lama Govinda inizia così: "La notte spalanca i cancelli dello spazio". Dai notturni di Chopin ai molti raga indiani specificamente calibrati per essere eseguiti di notte, la tradizione di musica notturna ci conduce fino alla preistoria. "Mahogany Nights" è un percorso elettronico tra ricchi paesaggi sonori caratterizzati da una sofisticata ambient music miscelata alle tradizionali sonorità di strumenti acustici. Una vera gemma per l'unico membro europeo della leggendaria dinastia dei Khan (i più antichi e straordinari suonatori di sitar).

L'ex Popol Vuh Al Gromer Khan e il suo grande amico e collaboratore Kai Taschner portano lo spirito dell'antica musica etnica nel cuore del 20° secolo. In questa fresca e creativa fusione culturale le armonie, le melodie e le sonorità della musica indiana e nordafricana si uniscono alle moderne sensibilità e tecnologie trasportando l'ascoltatore verso nuovi seducenti paesaggi musicali. Più che creare nuovi stati d'animo i due artisti tedeschi danno vita ad un sensuale nuovo mondo armonioso che è allo stesso tempo spazioso ed intimo, ricco e austero.

L'OM, il valore supremo, il suono originario di tutto l'universo. Per buddhisti e induisti la sua sottile ma potente vibrazione produce ogni manifestazione di vita. OM è il mantra (ovvero la preghiera) più diffusa nella meditazione orientale; pronunciarlo ripetutamente, cantarlo ma anche solo ascoltarlo è un esercizio spirituale che libera la mente dalle scorie del pensiero e l'armonizza con l'energia cosmica. Questo CD di 50 minuti raccoglie brani e preghiere di profonda meditazione, capaci di risvegliare energie sopite, introdurre in spazi interiori inesplorati, per una nuova apertura e unione verso l'incommensurabile.

Il virtuoso interprete di sitar Rash Behari Datta proviene da un'importante famiglia - il padre fu un famoso autore, giornalista e poeta per l'India e sua nonna era una famosa suonatrice di tabla - ed è considerato uno dei preminenti musicisti indiani con all'attivo decine di colonne sonore per film e documentari ed una presenza costante a tutti i più importanti festival musicali oltre che in radio e televisione. Il suo nuovo progetto "Concerto for 20 Sitars" rappresenta il suo sogno finalmente diventato realtà: una composizione basata sul classico "Raga Malkouns" che ha cinque note ascendenti e cinque discendenti e che lascia quindi poco spazio all'artista di creare armonie e contrappunti se non appunto grazie all'uso di 20 sitar che suonano diverse parti mentre vengono mantenuti gli elementi base del raga e della musica classica indiana.