Un libro agile e di facile lettura che, in una visione unitaria, ripercorre il lungo cammino dell’esoterismo occidentale, dai Misteri Eleusini dell’antica Grecia al neo-tradizionalismo di René Guénon. è un percorso iniziatico e sapienziale che si sviluppa nell’arco di oltre tremila anni e che costituisce una sicura base da cui partire per un più ampio approfondimento dei vari temi trattati.
ANGELO MANUALI, poeta, narratore e saggista, ha lunghi studi e lunghe esperienze esoteriche. Tra molto altro, ha scritto per la Bastogi i tre poemi I gradi della luce sulle iniziazioni, dai primi tre gradi della Massoneria simbolica ai 29 gradi (dal quarto al trentatreesimo grado) del Rito Scozzese Antico ed Accettato. Ha inoltre curato, sempre per la Bastogi, i volumi Filosofia della Massoneria di Johann Gottlieb Fichte e I libri sublimi di Ermete Trismegisto.

Fin dall'antichità l'uomo ha cercato di trovare sostegno per il proprio corpo attraverso il cibo, e ha provato a concretizzare i propri desideri nei modi più svariati, arrivando anche ad usare la Magia. Era inevitabile che prima o poi le due cose si sarebbe incontrate in alcuni periodi della storia e dei popoli. In "Magia ed Alimentazione - esoterismo, tradizioni e rituali del cibo" s'è cercato per quanto possibile di ricostruire questi legami e proiettarli poi in una vera e propria visione magico-operativa nel capitolo dedicato alla Magia Fagica.

Il presente libro vuole essere una fedele testimonianza di come non sia poi così augurabile ed idilliaco oltrepassare le tanto decantate e famose porte della percezione, come invece da sempre viene ritenuto fin dai tempi storici di Hoffman e di Huxley. Risulta essere quindi un resoconto dettagliato degli effetti dannosi e controproducenti di pratiche ormai alla moda, quali il risveglio prematuro dell'energia tellurica chiamata Kundalini, la velocizzazione dei vari chakra o il tanto rinomato viaggio astrale, solo per fare alcuni esempi.

Mauro Cascio. Un nuovo studio in cui si scruta sotto la superficie della tradizione sapienziale dell'Occidente per tentare di cambiare i paradigmi di interpretazione del reale. "Perché la via dell'uomo", spiega l'autore, "non è un lasciare che tutto accada, un arrendersi al caos o all'entropia. E' piuttosto rendersi conto che si è portatori di un senso che è indicato da sempre con chiarezza".
Così Cascio ripercorre le pagine essenziali della filosofia forte e totalizzante, quella di Platone e di Hegel, cerca conferme nel mondo scientifico, dalla relatività alla meccanica quantistica, per individuare la via che Tommaso d'Aquino chiamava del 'reditus'. Ma la domanda che davvero è il filo conduttore di queste pagine è solo una: qual è il ritorno esistenziale di questa visione del mondo in perenne costruzione? "Perché la questione del senso non è qualcosa che riguarda solo filosofi o scienziati. Sta a noi anzi diventare il nostro progetto, ovvero diventare gli scienziati della nostra vita. Siamo qui per questo".

"Io mi sono sempre considerato un alchimista ed il mio obiettivo primario risiede nella capacità di poter trasformare la materia grezza, ch'è poi la materia prima dell'Opera, in pietra filosofale, e cioè in una materia dotata di una giusta dose di sapienza (Gnosi o conoscenza, Sofia o saggezza) tale da renderla "profetica", e cioè dotata di un'esatta cognizione del tempo e di uno sguardo capace in un insieme di abbracciare sia il passato che il presente. Questa materia grezza è l'uomo, ciascun uomo, ed è dunque su di esso, e su ciascuno di noi, che bisogna operare."

Questo libro dà una interpretazione degli insegnamenti celati nelle grandi leggende, costituendo per il lettore un importante aiuto al fine di progredire nella propria evoluzione individuale. Qual è la vera natura della musica? Perché è necessaria la dissonanza al pari dell'armonia? La musica, da dove viene? Miti - leggende - storie popolari: per quale motivo gli antichi racconti vengono veicolati dai massimi musicisti di tutti i tempi? Max Heindel esamina e dischiude i misteri celati dietro le grandi opere. Presso alcuni popoli le antiche leggende hanno costituito per più generazioni un prezioso patrimonio culturale. Spesso contenevano un profondo significato esoterico che non poteva essere compreso, ma che parlava al subconscio degli esseri umani.

Alcuni spinti dagli impulsi del cuore, sono credenti per fede; altri lo diventano dopo accurati studi e serena riflessione. L'Autore si rivolge agli unì e agli altri ripercorrendo un lungo itinerario culturale in compagnia dei grandi Maestri del pensiero e della spiritualità occidentale, alla ricerca dell'Angelo, delle sue origini della sua natura e dei suoi rapporti con l'uomo, con luniverso e con Dio.

Dopo essere state a lungo ignorate le funzioni delle ghiandole endocrine nell'organismo umano sono ora abbastanza conosciute, ma non altrettanto il loro rapporto con l'evoluzione psico-somatica e con l'emancipazione spirituale dell'individuo. A queste ultime esigenze fa riferimento il presente studio, appositamente condotto da Augusta Foss Heindel. Nella consapevolezza che l'universo sia un tutto coerente e interdipendente, il libro rivela la corrispondenza delle specificità ghiandolari con i pianeti del nostro sistema solare, ed evidenzia il loro ruolo nell'attivazione dei centri di energia del corpo umano.

In quest'opera la visione di Sri Aurobindo mostra tutta la sua presa nell'ambito delle idee che tra l'800 e il '900 hanno trasformato la cultura occidentale: l'evoluzionismo, il materialismo laico, la scienza, l'inconscio freudiano, il superuomo di Nietzsche. In modo sorprendente, l'autore mette in luce tutta l'importanza di questi movimenti del pensiero umano, straordinari passi avanti in confronto al dogmatismo, oscurantismo e ignoranza precedenti, barlumi di una verità più grande e completa che l'umanità deve ancora scoprire collettivamente e che per ora solo alcuni saggi hanno colto.

La morte accomuna tutti, ma il tipo di morte divide e direziona le anime ed è opportuno essere a conoscenza, fino a che siamo nel corpo, di cosa incontreremo in quel fatidico momento che segna la fine della vita terrena. Un libro semplice pieno di pratici consigli, dove la complessa filosofia delle dottrine spirituali è messa da parte, per dar modo a chiunque di apprendere al meglio il processo di trasformazione successivo alla morte.

La presentazione di quest’opera non ha niente di sistematico, estratti più lunghi di altri sono stati aggiunti alla fine poiché scoperti solo in seguito e senza che si sia ritenuto necessario classificare i testi secondo i temi. Un pellegrino attraversa una contrada come essa si mostra; in ogni caso le nostre esperienze spirituali si collocano fuori del tempo e delle spazio”. La prima raccolta di frammenti scelti tratti dall’opera edita e inedita di Frithjof Schuon. In Schuon c’è la combinazione avvincente del rigore intellettuale con una notevole sensibilità artistica, quasi con una sorta di musicalità mistica. Una raccolta di estratti dell’opera schuoniana, inediti per la maggior parte, che si riferiscono alle virtù, alla bellezza, al sacro e alla vita spirituale in generale. Nella sua prefazione alla prima edizione del libro l’Autore scrive tra l’altro: “La forma di questa raccolta corrisponde a una maniera assai particolare di presentazione dottrinale, dunque anche a un bisogno particolare d’assimilazione spirituale.

Il libro non è solo per l'individuo, ma rivela dei cambiamenti collettivi che anche il pianeta deve sperimentare. Capire l'importanza e il ruolo del Sè Sovrano è il vero punto di partenza dell' insegnamento dell'Ascensione. Questo testo accompagna il lettore attraverso le tappe importanti del cammino spirituale che tutti noi abbiamo la possibilità di sperimentare. Le illustrazioni di grande suggestione presenti nel libro si applicano alla scuola dell 'anima, in cui si impara ad assimilare' Le Chiavi 'su diversi livelli che permettono di conoscere la Saggezza che tutto realizza, per raggiungere l'illuminazione.

Questo libro esplora la visione mazdeo-cristiana: i suoi nessi con i miti diluviani, con le Sette Leggi di Noè e il culto dell'Agnello mistico, le sue idee sul mondo celeste e sulla guerra cosmica, la sua profezia della salvezza universale. "Ora avvenne che quando il Signore Gesù nacque a Betlemme... [i Magi] vennero da Oriente, come aveva predetto Zarathushtra ". Così il tardo Vangelo dell'Infanzia arabo-siriaco. E in quello armeno essi dicono: "La testimonianza che possediamo non proviene da uomo né da altra creatura. È un mandato divino ". Guidati da un'enigmatica Stella, i Magi raggiungono il Cristo/ Saoshyant, il Salvatore che l'antica religione iranica, il Mazdeismo, attendeva. Solo il Vangelo di Matteo, tra quelli canonici, riporta l'episodio, ma tra i seguaci della nuova fede non furono pochi a vedere, nell'opera di Gesù, le tracce della religione della Luce. Tra gli altri, nei secoli, il vescovo nestoriano Solomon di Bassora, che nel suo Libro dell 'Ape (XIII sec.) fa dire a Zarathushtra: "Io e lui siamo uno ", il filosofo neoplatonico Marsilio Ficino, lo scrittore "trascendentalista" R.W. Emerson, il teologo protestante W. Monod.