Questo volume raccoglie gli argomenti trattati in una serie di conferenze tenute in diverse città tra il 1911 e il 1914.

Un bel giorno scoprii una gioia tutta nuova. Incominciai già quarantenne, tutt’a un tratto, a dipingere. Non che mi ritenessi un pittore, o che lo volessi diventare. Ma dipingere è meraviglioso, rende più lieti e più pazienti. Dopo non si hanno le dita nere, come nello scrivere, ma rosse e blu.

"La Bellezza dell'invisibile" ci invita a questa scoperta attraverso un ascolto particolare della sofferenza. Tutti i sintomi nascondono verità profonde, che è possibile cogliere in qualche parola se non addirittura nascoste nei loro sonori frammenti. Il testo muove dal presupposto che sia opera d'arte l'ascoltare il paziente psichiatrico e che occorrano strategie d'arte per porgere aiuto attraverso tale particolare ascolto. Le orme del passato sono cariche di impulsi figurativi, ritmici, che emanano da un'ombra poetica dietro la quale un attento e sensibile lavoro da archeologo può rilevare un grande fuoco: delle emozioni, dei sentimenti, degli affetti nell'esistenza di ciascuno.

Einstein dice ”L’esperienza più bella che possiamo fare è quella del mistero. È la fonte di ogni vera arte e scienza, Chi è estraneo a questa emozione, chi non è capace di provare meraviglia e reverenziale timore è come morto: i suoi occhi sono chiusi”. L’obiettivo di Sommariva acutizza i sensi: non solo la vista, anche il tatto, perché le sue tessiture naturali – le diverse pelli della Natura – hanno una nitidezza tale da indurci a carezzare la pagina, alla ricerca delle ruosità delle rocce, delle increspature della sabbia, delle cotonosità del cielo, della stoffa vegetale di tronchi, petali, foglie, erba, del liscio fluire dell’acqua, del freddo cristallino della neve e del ghiaccio. La ricerca di questa intima struttura, quasi della consistenza degli ogetti naturali, piccoli e grandi, si apre a volte in un campo largo, in cui la tessitura non è più data dall’intreccio microscopico ma dal susseguirsi di spalti di montagne, dalle rigature dei campi, dal tappeto dei fiori...

Attraverso la sua esperienza personale l'Autore chiarisce cosa vuol dire essere un "costruttore di simulacri", un artista posseduto dalla necessità di divulgare un nucleo insondabile, non divulgabile con altri strumenti espressivi. I testi qui presentati, curati da Aldo Marroni hanno il pregio di cogliere il senso di tali problematiche con l'intima profondità che solo un "monomane" come Klossowski poteva donarci.

Tra le pagine di questa antologia di virtuosi scorrono le gesta di una legione di piccoli grandi artisti, atleti, eroi, spesso senza volto, che, grazie alla loro creatività, hanno incontrato il favore del pubblico di tutto il mondo, attirando l'attenzione di grandi personaggi e uomini di cultura di ogni tempo: da Alessandro Magno a Confucio, da Jean Cocteau a Picasso, da Charlie Chaplin a Stanislavskij. L'interesse e la popolarità che la giocoleria sta conoscendo in questi anni e l'attenzione che i media hanno ripreso a dedicargli, meritavano un volume che illustrasse la capacità di quest'arte di meravigliare e fare spettacolo.

Raffaele De Ritis, tra i massimi esperti mondiali di illusionismo e arti circensi, ha frequentato per oltre dieci anni artisti e collezionisti tra Oriente e Occidente, ricostruendo la storia sociale di una forma teatrale ricchissima e del suo legittimarsi elevandosi da ciarlataneria a scienza, da divertimento ad arte. Documenti spesso inediti ci raccontano per la prima volta della magia giapponese, della sfida tra illusionisti e cinema nel primo Novecento, o delle origini rinascimentali della magia con le carte da gioco. L’opera è accompagnata da 150 immagini, alcune delle quali mai pubblicate prima.

Mimesis  non è una categoria solo dell'artistico: la facoltà mimetica gioca un ruolo in più ambiti dell'agire, del rappresentare, del parlare e pensare degli uomini e costituisce una condizione essenziale della vita sociale...

Costruzioni e decorazioni, pitture e sculture, idoli o amuleti, volendo soddisfare delle esigenze primarie, tentano di propiziarsi, esorcizzandole, la forza della natura, l'eros, il tempo, il gioco, la totalità del cosmo. L'accostamento ad artisti e scrittori interessati all'esoterismo solitamente avviene secondo una ben precisa direttrice allorché, approfondendo la filosofia occulta ci si accorge che anche Dante, Giovanni Boccaccio, Paolo Uccello, Sandro Botticelli, Giorgione, Gian Lorenzo Bernini, Erik Satie ecc. hanno fatto tesoro di tale universo di pensiero...

Il territorio materiale così come poteva essere inteso fino a qualche decennio fa è scomparso. Le tensioni economiche e sociali, nonché l’intera dimensione progettuale hanno finito con il produrre una realtà spaziale che potremmo definire come territorio mutante....

Non si tratta di un manuale di storia dell'arte, che potrebbe diventare superato in seguito a nuove scoperte e ricerche storiche, bensì di un'esposizione metafisica riguardante il senso delle forme di un'arte che, poiché è sacra, ha radice nell'eterno, visto che il Sacro non è altro che la manifestazione dell'Eterno nel temporaneo.

Dalle arcaiche danze tribali alla musica liturgica, alla canzone che fa da colonna sonora ad una love story, la musica è sempre presente laddove gli uomini si mettono in relazione con il senso del loro vivere. Da circa un secolo la musica viene consapevolmente impiegata in attività cliniche, riabilitative ed educative. L’autore, approdato alla musicoterapia sulla base della sua esperienza di psicologo e musicista, ne propone un modello che valorizza sia l’elemento relazionale che quello più specificamente musicale.

Bellezza senza Tempo è un libro sulla Bellezza profonda che traspare nelle opere degli artisti ispirati e sulla Bellezza che si cela nella Natura stessa e talvolta nella vita degli esseri umani. Costruito come un lungo viaggio alla ricerca della Bellezza, tra la vita delle arti e le arti del vivere, John Lane ci mostra e insegna come scorgere la Bellezza nei manufatti artigiani dei popoli nativi e dai monumenti delle civiltà più lontane sino alle opere d'arte occidentali, dall'antichità classica fino all'era moderna.
Insieme è anche una indagine filosofica sulla Bellezza e sulla sua riscoperta in una epoca dominata dal suo opposto: la Bruttezza. Non è però solo una rassegna sulle idee di Bellezza quanto sopratutto un invito a farne diretta esperienza: una guida a saper guardare oltre la trama della realtà quotidiana (fisica e mentale) per scorgere quel Bagliore dell'Eterno e Conoscenza della Totalità che svela l'anima mundi e nutre il mondo dell'anima, insieme fonte di trascendenza e trascendenza del mondo.
Un libro bello perchè scritto con quell'amore che lo rende tale e che tra mille cenni di storia, arte, filosofia e spiritualità sulla Bellezza, ne potrebbe svelare persino, ad una lettura attenta, qualche possibile Suo indirizzo.