Una raccolta di brevi articoli e saggi scritti da Wilson tra il 1975 e il 1993. Partendo da episodi, anche minuti, della sua biografia o da sue personalissime curiosità, l’autore, pioniere della sociobiologia, traccia con semplicità, unita però a un grande rigore scientifico, un affresco dell’intricata rete dei rapporti che mettono in connessione tutti gli organismi viventi. La descrizione di questo affresco, condotta con un’inesauribile partecipazione emotiva, spesso travalica felicemente ogni barriera di carattere disciplinare e i fenomeni e le dinamiche presi in esame (si tratti di una specie animale, di un modello comportamentale o di una specifica modalità di relazione ecosistemica) oltre a essere affrontati sotto il profilo biologico ed evoluzionistico sono interpretati anche attraverso la loro valenza simbolica e culturale (e pertanto in chiave antropologica)...

Paul Kafel, esplorando le valli di granito delle montagne rocciose, un tempo culla di imponenti ghiacciai, osservando milioni di ranuncoli eliotropici che si voltano in modo sincronico verso il Sole nella tundra Artica, o scalando cliff dwellings, dimora dell'antico popolo hopi, spiega "sul campo" la sua interpretazione dell'Ipotesi Gaia formulata da James Lovelock e Lynn Margulis, secondo cui la Terra sarebbe un gigantesco organismo che si autoregola, dove le forme di vita si sviluppano in maniera simbiotica attraverso un cumulo di piccoli cambiamenti e non in modo lineare in base a un principio di causa-effetto...

Un libro originale, ispirato, che evita noiosi tecnicismi in favore di uno stile semplice e diretto. In questo scritto straordinario, appassionato e intelligente, a metà tra il saggio e l’autobiografia, David Brower, uno dei padri del movimento ecologista, riflette sul proprio decennale impegno in favore dell’ambiente, analizzandone vittorie e sconfitte. La strada verso il disastro ambientale, ci insegna Brower, spesso è stata lastricata di buone intenzioni: l’uomo dimentica il costo per il futuro e il costo per la Terra. Di fronte alla scomparsa di interi mosaici di ecosistemi verdi, di specie vegetali e animali, l’autore mette a fuoco i nuovi obiettivi delle battaglie per la difesa del nostro pianeta e indica con decisione la sfida decisiva che deve essere raccolta dalle nuove generazioni del XXI secolo: curare la Terra.

Un testo provocatorio e visionario. La risposta tradizionale che emerge dal mondo ambientalista è "ridurre l’intensità dei processi produttivi, riciclare i rifiuti che ne derivano e contenere i consumi". Ma la risposta che ci forniscono l’architetto statunitense William McDonough e il chimico tedesco Michael Braungart è radicalmente diversa: una terza via rispetto al dualismo crescita/salvaguardia degli equilibri ambientali, una via che si concretizza nella parola d’ordine della "eco-efficacia" (ben diversa dalla eco-efficienza o sostenibilità ambientale) e si fonda su tre fondamentali concetti...

La Davis muove dalla sua esperienza personale, sia famigliare sia professionale, procedendo in ordine cronologico. Inizia raccontando di Donora, la cittadina industriale dove ha trascorso l’infanzia, teatro a metà del XX secolo di un disastro ambientale in cui decine di persone morirono e molte, compresi diversi membri della sua famiglia, si ammalarono. Quindi prosegue rivelando ciò che ha appreso nel suo lavoro di ricercatrice presso le maggiori istituzioni americane e le Nazioni Unite. La partecipazione personale costituisce il filo rosso del libro e sembra all’origine della preoccupazione dell’autrice per le persone in carne e ossa e per le loro vite, più che per le statistiche di cui la sua professione si nutre...

Ecologia è un libro che cambierà il nostro modo di guardare, e sentire, la vita e il pianeta su cui viviamo, e ci aiuterà ad affrontare consapevolmente una delle sfide più importanti del XXI secolo. Usando un linguaggio semplice e accessibile, questo breve e agile volumetto illustra sessanta concetti fondamentali dell’ecologia. Strutturato in modo da poter essere letto a partire da un punto qualsiasi, fornisce le basi per comprendere l’attualissimo dibattito sullo sviluppo sostenibile, cui partecipano scienziati, filosofi, ambientalisti, politici, governi e uomini d’affari di tutto il mondo. Una meravigliosa e complessa rete di relazioni lega ogni forma vivente sulla Terra dove tutto è in costante cambiamento: stelle, rocce, alberi, uomini e i microscopici batteri che prima hanno reso possibile la vita di piante e animali e oggi regolano la temperatura e i livelli di ossigeno.

Con semplicità e passione Maurizio Zarpellon ci racconta i fiori che ama di più, le erbe perenni e gli arbusti, suggerendoci che la tecnica non basta: facciamoci guidare dall’istinto e il giardino diventerà un gioco. Naturalmente in giardino è una raccolta di osservazioni, segreti, riflessioni e immagini di un anno trascorso tra le piante, compagne amabili e pazienti di cui impareremo a conoscere il carattere, a volte irruente, spesso timido, quasi sempre adattabile. Sì, perché come molti uomini anche i fiori sanno pazientare.

Einstein dice ”L’esperienza più bella che possiamo fare è quella del mistero. È la fonte di ogni vera arte e scienza, Chi è estraneo a questa emozione, chi non è capace di provare meraviglia e reverenziale timore è come morto: i suoi occhi sono chiusi”. L’obiettivo di Sommariva acutizza i sensi: non solo la vista, anche il tatto, perché le sue tessiture naturali – le diverse pelli della Natura – hanno una nitidezza tale da indurci a carezzare la pagina, alla ricerca delle ruosità delle rocce, delle increspature della sabbia, delle cotonosità del cielo, della stoffa vegetale di tronchi, petali, foglie, erba, del liscio fluire dell’acqua, del freddo cristallino della neve e del ghiaccio. La ricerca di questa intima struttura, quasi della consistenza degli ogetti naturali, piccoli e grandi, si apre a volte in un campo largo, in cui la tessitura non è più data dall’intreccio microscopico ma dal susseguirsi di spalti di montagne, dalle rigature dei campi, dal tappeto dei fiori...