Complesso è il fenomeno dell'invecchiamento, in cui la biologia e cultura s'intrecciano in modo indissolubile e la cui epidemiologia dev'essere messa in relazione non solo al processo biologico di senescenza, ma anche all'andamento demografico, allo stile di vita, alla funzionalità, alla situazione sociale, economica e culturale in cui gli anziani vivono. Le virgolette sul verbo "curare" segnalano, in primo luogo, che la vecchiaia non è una malattia e che la cura della vecchiaia non è la guarigione della vecchiaia. Da ciò segue la necessità dell'elaborazione di nuovi concetti e nuove strategie nella pratica medica, di cui questo volume rende conto.

Un complesso fenomeno che necessariamente interessa tutti noi è l'invecchiamento. La biologia e la cultura s'intrecciano in esso in modo indissolubile e la cui epidemiologia dev'essere messa in relazione non solo al processo biologico di senescenza, ma anche all'andamento demografico, allo stile di vita, alla funzionalità, alla situazione sociale, economica e culturale in cui gli anziani vivono. Le virgolette sul verbo "curare" segnalano, in primo luogo, che la vecchiaia non è una malattia e che la cura della vecchiaia non è la guarigione della vecchiaia. Da ciò segue la necessità dell'elaborazione di nuovi concetti e nuove strategie nella pratica medica, di cui questo volume rende conto.

Dalla biomedicina all'alimentazione, dalla tecnologia quotidiana alla gestione pubblica, oggetto di questo volume sono le soluzioni per la terza età che, negli interstizi così come nel fronte d'onda della modernità, vengono continuamente riscoperte o inventare. L'idea di "modernizzazione" implica di solito una visione della cultura occidentale come monolite egualmente condiviso da tutti i cittadini: un insieme di pratiche, nozioni, tecniche e stili di vita su cui tutti, grosso modo, si trovano d'accordo. In realtà, la situazione è ben più complessa:entro i confini dell'Occidente convivono - e talora si scontrano - istanze premoderne eterogenee; istanze che leggono e vivono in odo differente la modernità; e istanze già largamente proiettate verso un modello ulteriore (quello "postmoderno", forse). Questa frammentazione è particolarmente visibile nella fascai anziana della popolazione.

Un affascinante itinerario nella storia della salute e della malattia, dai più antichi tempi dell'umanità (paleopatologia) ai primi periodi storici fino ai secoli scorsi. Si tratta del Secondo volume a stampa degli Atti del 3° Colloquio Europeo di Etnofarmacologia e della 1a Conferenza Internazionale di Antropologia e Storia della Salute. Numerosi e tutti di grande interesse gli argomenti trattati: dalle conoscenze tossicologiche degli antichi Greci all'impatto delle epidemie sulle diverse società, dalla percezione delle malattie nei diversi periodi storici ai ricettari medici e tradizionali. Un mosaico coinvolgente e di grande valore scientifico che non mancherà di interessare tanto lo storico quanto il medico, il filosofo e il biologo.

L'alimento è il primo farmaco dell'uomo. Ippocrate non è stato il solo ad averlo pensato. Anzi è l'evidenza di base, l'evidenza fondatrice di tutte le teorie mediche elaborate dalle culture e dalle società ovunque e in ogni tempo. Prevenire la malattia, curarsi, guarire e al contrario provocare il male, avvelenarsi, distruggersi, morire sono innanzitutto atti connessi al nutrimento, alla dieta, alle regole di igiene alimentare, alla strutturazione simbolica dell'universo, dell'ambiente puro e impuro, propizio o nefasto.

In questo libro si indaga tra i sottili rapporti e le relazioni causali tra le malattie e le culture e le società in cui queste si presentano. Modernizzazione, dieta, stile di vita, usi e costumi, credenze, fede: come intervengono questi fattori nell'insorgere delle patologie e - più fondamentale ancora - nel loro superamento? Si tratta, nel senso più pieno, di un approccio antropologico alla diversità e all'unità del fenomeno umano.

Esiste una scienza che si occupa di analizzare e verificare l'azione dei princìpi farmacologicamente attivi contenuti nei cosiddetti rimedi tradizionali, dalle proverbiali "ricette della nonna" ai rimedi complessi e sorprendenti utilizzati nelle differenti società: si chiama etnofarmacologia "operativa". Si tratta di un'esplorazione ancora agli inizi, che può fornire, nel prossimo futuro, nuovi e migliori rimedi per le malattie e nuove tecniche per la salute dell'intera umanità.

Considerazioni relative allo statuto e all'oggetto della medicina; analisi dei rapporti tra medicina e visione del mondo e tra medicina, magia e sfera religiosa; esplorazione di alcuni degli aspetti sociali della pratica medica: un'analisi epistemologica, filosofica e storica della medicina attraverso i tempi e le culture, cercando di trarre una risposta anche per la comprensione della nostra medicina attuale. In sintesi il libro è un'articolata raccolta di interventi attorno alle caratteristiche della medicina, nei suoi rapporti con le differenti interpretazioni della malattia e delle sue cause.

Il 7° Congresso Nazionale è stato organizzato dal Comitato Ligure Danzamovimentoterapia (dmt) in collaborazione con l’APID (Associazione Professionale Italiana Dmt). Il Congresso rappresenta un momento di conoscenza e di confronto del lavoro che si svolge sul campo e contemporaneamente apre uno spazio a nuove possibilità di scambio e condivisione rispetto a tematiche particolarmente attuali in un’epoca di grandi sconvolgimenti sociali e profondi cambiamenti psicologici e culturali, sia a livello individuale che collettivo. Il “viaggio” attraverso il corpo – considerato nelle sue espressioni e coreografie in divenire – rappresenta un territorio privilegiato per l’incontro fra culture e la trasformazione di Sé e dell’Altro verso nuove e più soddisfacenti forme d’identità. “Altro” inteso come “prossimo” e “diverso”, non solo appartenente ad una cultura differente dalla propria ma a quanto ci è “estraneo”...

Divertente, ecologica, nata per avvicinare i bambini alle verdure, questa commedia, può essere letta come una favola, ma, poiché nasce per essere rappresentata, trova la sua massima espressione sul palcoscenico, dove, giocando e divertendosi, i piccoli protagonisti si possono trasformare in diversi personaggi. Gli ortaggi di una contadina, Gina, perdono i loro bei colori per colpa dell’invadente presenza nell’orto di Bianchino, un raggio di Luna fuggito dal cielo. Le verdure, ricorrendo ad uno stratagemma, scacceranno “il nemico” grazie al prezioso aiuto di una famiglia di talpe: i Perforo. Ci sarà anche un vecchio lombrico, il colonnello Varco, tormentone della commedia, che verrà in loro soccorso. L’Arcobaleno ed i sette colori che lo compongono, poi, contribuiranno a rallegrare il finale con toni vivaci. Quattro stelline dispettose, con note teatrali, nutrizionali, e didattiche, racchiude anche sette veloci ricette, molto gustose, da realizzare con i bambini.

Sono diversi i riti nella tradizione popolare ligure per la cura dei vermi intestinali nei bambini, del malocchio (Sperlengoeuia), del Fuoco di Sant'Antonio, ecc. In questo volume vengono fornite le necessarie spiegazioni sui segni e sui simboli che si incontrano nella lettura dei riti e vengono illustrati gli influssi delle religioni precristiane così come le pratiche magiche legate normalmente alle religione popolare. Conclude l'opera l'elenco dei santi che nel cristianesimo vengono invocati durante le malattie sperando nella loro intercessione

Un trattato sintentico e accurato sulla dottrina e sui simboli dell'Alchimia così come sulle procedure fondamentali del laboratorio spagyrico, con particolare attenzione alla lavorazione dei vegetali. Spagyria, ovvero l'arte della lavorazione degli elementi rivolta ad ottenere degli stessi la parte più pura ed efficace in terapia, eliminando tutta la moltitudine di parti impure.

Concepito come manuale di automedicazione rivolto a tutte le donne, questo volume rappresenta un interessante sussidio anche per gli operatori nel settore della fitoterapia. Un itinerario fitoterapico che percorre tutto l'arco della vita di una donna, attraverso i suoi momenti più delicati, quando un intervento dolce e naturale può rivelarsi utile per la risoluzione di numerose sintomatologie.

Molto antiche sono le radici della cultura nahuatl, molto più antiche della civiltà messicana del periodo preispanico. La medicina risale addirittura al leggendario popolo dei Toltechi, considerati dagli indigeni colti come gli inventori della scienza medica. Il primo capitolo del volume è dedicato alla presentazione del pensiero metafisico e cosmologico, il secondo alla concezione filosofica dell'uomo, il terzo alle caratteristiche fisico-ambientali delle popolazioni del Messico antico. Quindi si passa a considerare gli aspetti generali della medicina nahuatl e, infine, gli argomenti più specificamente pertinenti la pratica medica strettamente intesa (chirurgia, ostetricia, erboristeria).