Perché molti occidentali si sono avvicinati alla filosofia Zen? Quale forma può assumere il buddhismo in Occidente per non essere scambiato con esoterismo e fanatismo? Cosa significa «scoprire l'Oriente in noi»? Come sintetizzare l'Oriente senza assumerne necessariamente aspetti formali ed esteriori? La teologia e la filosofia occidentali hanno disincarnato lo spirito attraverso il dualismo anima e corpo e lo Zen porta alla loro riunficazione e all'insegnamento della pratica e della Via di fare gratis, in quanto lo Zen è la filosofia della gratuità della vita. Lo zazen, pratica meditativa fondamentale dello Zen e la psicologia del profondo, la filosofia buddhista al vaglio della critica psicologica, i maestri del buddhismo e il pensiero di Jung - un affascinante confronto tra l'Oriente e l'Occidente.

Nella pratica dello Zen, il Kensho è un'esperienza tanto cruciale da essere paragonata al ritrovamento di un inesauribile tesoro che rivela le potenzialità, esistenti in ogni momento, per raggiungere la consapevolezza pura, libera dalle proiezioni dell'ego. Tra le opere Zen tradizionali vi sono un certo numero di importanti testi incentrati sulle profonde sottigliezze di questo essenziale risveglio Zen e sui metodi utilizzati per la sua realizzazione.

L’uomo che è stato plasmato dalle culture occidentali si è singolarmente allontanato da se stesso e dal suo ambiente naturale. La filosofia cristiana, la psicologia e la scienza hanno ridotto la natura, umana e non, a una realtà da conquistare e riordinare, per sottrarla al potere del demonio o assoggettarla alla tecnologia di un intelletto razionale. Ma la coscienza tecnologica e razionale è estranea all’uomo naturale quanto lo era la sua anima soprannaturale: per entrambe la natura e l’uomo naturale sono l’oggetto di uno studio condotto mediante una tecnica che lo rende estraneo, quindi diverso, rispetto al soggetto che lo osserva. Tuttavia le divisioni tra spirito e natura, mente e corpo, sono sempre più percepite come goffe convenzioni linguistiche, incapaci di descrivere un mondo dove gli avvenimenti sono interdipendenti, le cose comprensibili solo se poste in relazione tra loro e l’uomo non pensabile come separato dalla natura.

Un’attenta e originale ricostruzione storica sulle origini dello Zen, non priva di scorribande nella filosofia e nell’antropologia, che infine si abbandona al nonsense di cui sta trattando. Storiografia, leggende e aneddoti riguardanti i protagonisti delle origini Ch’an-Zen, che sfidarono ereticamente il taoismo ed il buddismo, incarnandone, però, gli insegnamenti originari, antidottrinari e antidogmatici.

Meditare non vuol dire solo rimanere seduti ed immobili, con la mente immersa nel silenzio della contemplazione. Esiste anche una meditazione dinamica, cioè una meditazione che si accompagna a movimenti del corpo. In questo testo le posture ed i movimenti che, eseguiti con consapevolezza meditativa, portano all'armonizzazione dei centri energetici, del respiro, delle emozioni e dei pensieri.

Il commento di Hakuin Zenji al Sutra del cuore è un classico che riflette il suo stile d'insegnamento ferocemente ironico, caustico, ricco del sarcasmo offensivo dettato dalla sua smisurata compassione, e indispensabile per scardinare le false convinzioni degli studenti e costringerli a capire il significato profondo del più enigmatico sutra buddhista.

Il ch'an forse trova nella poesia il suo mezzo d'espressione più adatto. E non solo per descrivere l'esperienza dei suoi maestri, le vertiginose vette della loro mente, ma anche per fornire, come in queste poesie, una sorta di guida alla pratica.

La cucina zen è l'attenzione dedicata in un monastero zen alla preparazione del cibo. Filosofia e spiritualità del cucinare, con tantissime originali ricette.

Questo libro racconta e spiega come il giovane Masahiro Oki, maestro di Yamamoto, scoprì praticando lo Zen e lo Yoga che era possibile correggere la propria miopia. Gli Autori, pertanto, propongono metodi sperimentati capaci di aiutare tutti a migliorare la propria vista, incoraggiando il lettore a sperimentare numerose tecniche di rilassamento, di purificazione e di irrobustimento degli occhi, e offrendo una guida completa all’autoguarigione. Essi fanno presente tuttavia che un metodo sicuro non esiste e dimostrano l’utilità di una terapia multidisciplinare. Poiché gli occhi sono intimamente connessi con le condizioni generali del corpo, la vista può venire danneggiata anche dalle tensioni — mentali e fisiche — derivanti da un regime di vita non conforme alle leggi di natura. Quest’opera, quindi, non è un semplice manuale di esercizi di un approccio terapeutico olistico, che comprenda la stabilizzazione del sistema nervoso, l’approfondimento della respirazione, il riequilibrio del PH del sangue e il "ringiovanimento" degli organi interni.

L’Autore è insegnante di zen nonché studioso della psicosintesi. Lo zen propone un’esperienza che trascende la mente (...)

Questo libro mostra come la meditazione Zen possa contribuire allo sviluppo di una personalità equilibrata, di una mente lucida e concentrata e quindi capace di fronteggiare con successo gli inevitabili stress della vita moderna.

Questa introduzione alla terapia respiratoria orientale ne tratta dettagliatamente le basi scientifiche e spiega l'influenza della respirazione sulla psiche e sugli apparati digestivo, circolatorio e nervoso. Dopo aver esposto gli scopi e i punti principali della terapia, l'autore descrive dettagliatamente le posizioni di base, gli esercizi preparatori e un'ampia serie di tecniche di difficoltà graduale che, grazie alle numerose fotografie, possono essere direttamente apprese e praticate dal lettore. Completano il volume alcune serie di esercizi specificamente indirizzati a consolidare i risultati ottenuti e a progredire nella pratica, nonché una parte dedicata al massaggio e allo Shiatsu, utili a coadiuvare la terapia respiratoria.

L'Autore racconta in forma semplice e diretta la vicenda straordinaria di cui è protagonista: da ammalato di tumore a terapeuta. La storia si snoda attraverso incredibili avvenimenti, che vanno dalla scoperta della malattia ai diversi tentativi di curarla, con la descrizione degli stati d'animo e delle situazioni che man mano evolvono come un vero e proprio dramma, fino all'atteso lieto fine: la guarigione.

La pratica dello Shiatsu non è riservata a medici e specialisti, ma tutti, apprese le nozioni fondamentali, possono facilmente metterla in atto, particolarmente nell'ambito familiare e persino su se stessi. Molte persone, che si trovano a mezza via tra lo stato di salute e quello di malattia, non possono essere aiutate dalla medicina occidentale finché non si ammalano completamente; per la medicina orientale, invece, è possibile trattare questi soggetti mediante lo Shiatsu, che assume così una funzione preventiva. Lo Shiatsu agisce principalmente sui meridiani, il cui cattivo funzionamento altera l'energia corporea e il sistema nervoso vegetativo; quindi, nei suoi principi, si ricollega direttamente all'agopuntura.