Per Kerényi l'immagine del labirinto va ricercata in una danza rituale e memoriale, viaggio iniziatico giù agli inferi, nel cui buio mistero occorre affondare per apprendere il moto del ritorno, la via della riemersione alla luce. Il viluppo di percorsi spezzati, con cui il mito greco volle raffigurare il misterioso teatro della lotta di Teseo contro il Minotauro, diviene così la più straordinaria e luminosa metafora della riflessione e della ricerca.

Rispetto al cristianesimo, il paganesimo non oppone lo spirito al corpo né la fede al sapere; non pone la morale come principio esterno e trascendente la vita individuale e sociale; postula una continuità tra ordine biologico e ordine sociale. Tutti aspetti che Augé studia ricorrendo sia ai pensatori del fatto religioso (Durkheim, Nietzsche, Freud, Bataille) sia agli specialisti di storia antica e di etnologia.

Analizzando l'immagine del titano Prometeo, che ruba il fuoco agli dèi per donarlo agli uomini, l'autrice approfondisce la natura dell'influsso di Urano: fuoco creativo e insieme pericoloso, simbolo delle fasi critiche dell'esistenza.

Nicholas Mann, analizzando dettagliatamente le caratteristiche del paesaggio di Avalon – tra cui lo Zodiaco di Glastonbury, l’Abbazia, il Labirinto del Tor e la St Michael Line – mostra come esse siano espressioni del potere dell’isola, in cui converge la forza magica e spirituale del paesaggio inglese.

Terza edizione aggiornata a fine 2005. Un libro complesso e spledidamente illustrato che illustra la misteriosa conoscenza criptata nei simboli dei cerchi nel grano, la loro connessione con le tempeste magnetiche solari, il coinvolgimento delle frequenze del suono, delle microonde e del campo magnetico terrestre nel meccanismo creativo. Inoltre il ruolo della fisica e meccanica quantistica e l'esistenza dei mondi paralleli, la geometria sacra, l'ermetismo e l'alchimia e ancora altro...

La Kumari, la dea vivente del Nepal, lascia la casa dei suoi genitori per vivere in un palazzo tra regole e culti quotidiani, feste e visite di devoti, fino a quando l'arrivo della pubertà non la riporterà alla vita di una ragazza ordinaria e un'altra bambina prenderà il suo posto. La Kumari è profondamente legata al re e alla legittimità del potere: nel mito si legge come ella sia l'incarnazione della dea Taleju, divinità di lignaggio degli antichi re Malla e simbolo del potere della loro dinastia. La stretta relazione tra il re del Nepal e le dee Kumari e Taleju affonda le radici nelle dinastie medievali dei Malla e si è mantenuta sotto diverse forme fino al giorno d'oggi. Il presente studio indaga la natura della relazione tra il re e queste dee, in un viaggio all'interno della complessa e ricca cultura newar della valle di Kahtmandu.

I protagonisti di questo volume sono gli animali e le creature fantastiche, frutto dell'immaginazione umana. Il libro, organizzato come un vero e proprio dizionario, propone al lettore circa 2000 voci che racchiudono descrizioni, leggende e significati relative alle creature fantastiche che hanno popolato e popolano il nostro inconscio collettivo.

Lasciamo descrivere l'opera a Eugène Canseliet, che ne ha scritto la prefazione: "Fulcanelli non è più. Eppure il suo pensiero è rimasto, ardente e vivo, chiuso per sempre in queste pagine come in un santuario, e questa è la nostra unica consolazione. Grazie a lui, la Cattedrale gotica ci confida il suo segreto. E non senza sorpresa né emozione apprendiamo in che modo fu tagliata, dai nostri antenati, la prima pietra delle fondazioni, gemma abbagliante, più preziosa dello stesso oro, e sulla quale Gesù fondò la sua Chiesa.(...)

Questo libro delinea l'aspetto triforme della femminilità tramite l'aiuto degli archetipi di: Demetra (la Madre), Core (la Figlia) ed Ecate (l'incantatrice). La mitologia è una drammatica e magica rappresentazione della storia del mondo, dei suoi abitanti e del cammino che tutt'ora percorrono i mortali per la conquista della piena coscienza. Ogni capitolo si deve leggere come un piccolo saggio a sé stante collegato agli altri saggi attraverso numerosi riferimenti. In tal modo questo libro può diventare una sorta di breviario psicologico, una miniera di temi sui quali riflettere, giorno per giorno, alla scoperta della nostra più intima essenza per mezzo della mitologia e dell'esperienza umana e clinica dell'Autore. Una lettura fondamentale per comprendere il Sé (noi stessi), qualunque sia l'appellativo che in un dato momento ci contraddistingue: donna, uomo, padre, madre, nonna, nonno, figlia, figlio, medico, paziente, ecc...

Tutto ciò che si sa sul culto della Grande Madre nel mondo antico, in forma semplice e completa: le grandi madri delle civiltà matriarcali, le diverse Dee e il divino femminile. La grande Dea Madre e la Wicca.

I miti e i culti di divinità femminili vengono interpretati come residui in epoca storica di originarie società matriarcali.

Un libro alla scoperta della straordinaria vastità e vivacità della morale classica, che travalica i confini di quanto viene solitamente presentato in àmbito scolastico.

Non si tratta di un manuale di storia dell'arte, che potrebbe diventare superato in seguito a nuove scoperte e ricerche storiche, bensì di un'esposizione metafisica riguardante il senso delle forme di un'arte che, poiché è sacra, ha radice nell'eterno, visto che il Sacro non è altro che la manifestazione dell'Eterno nel temporaneo.

I luoghi di culto della Grande Madre in Europa e altri continenti sono innumerevoli, alcuni in superficie, altri sotterranei, perché posti a più stretto contatto con le correnti energetiche telluriche. Proprio dalla Grande Madre derivano le Vergini Nere, le Madonne Nere dal volto scuro venerate in molti santuari in Borgogna, in Alvernia e in Linguadoca. Ma quale mistero si nasconde dietro le loro figure e il loro simbolismo? È questa la domanda cui questo libro si propone di dare una risposta.