A partire da una situazione accaduta veramente, questo gioco diventa strumento di informazione, riflessione e coinvolgimento attivo dei partecipanti. Un divertente e collaudato gioco di ruolo sul tema delle piogge acide, corredato da un'ampia documentazione a disposizione di insegnanti e allievi per affrontare con le conoscenze necessarie il problema, prima, durante e dopo il gioco.

Le coltivazioni intensive di gamberi e gamberetti inquinano i mari, devastano le lagune, impoveriscono le popolazioni. Un gioco di ruolo che, attraverso una ricca e aggiornata documentazione, denuncia le tragiche conseguenze di questo florido commercio. Schede di ruolo dei personaggi, ampia documentazione per comprendere il contesto socio-ambientale indiano, rassegna stampa, bibliografia, sitografia per approfondire l'argomento, da usare a scuola per sperimentare tecniche di mediazione e affrontare una delle questioni più dibattute dell'attuale processo di globalizzazione.

Di grande valore educativo, 10 giochi divertenti e appassionanti, di ruolo, di simulazione, di discussione e cooperativi, a disposizione di insegnanti, educatori, animatori e operatori sociali sui temi che riguardano il rapporto tra la Terra e i suoi abitanti... Completi di tavoliere, pedine e quant'altro serve per giocare, rispondono tutti allo scopo di chiarire il proprio rapporto con la natura.

La nuova versione dell'avventura di un bambino che salva l'umanità dalla follia della guerra, guidato dalla sua logica semplice e disarmante. Una storia originale per affrontare con i bambini il tema della guerra e le sfide della pace, firmata da un autore che si è fatto conoscere universalmente come ambasciatore di un mondo diverso e possibile.

Dedicato a tutti quelli che non hanno ancora trovato la felicità o che sono sulla buona strada ma desiderano saperne di più, un libro ricco di saggezza e humor sul come trovare pace e gioia in noi stessi. Un classico della narrativa per ragazzi torna in veste rinnovata. Due bambini, dopo essersi smarriti in un bosco, scoprono una piccola strada nascosta. Al bordo della strada un'insegna di legno indica una strana destinazione: Felicità. Così, presi dal piacere delle esplorazioni, i due bambini cominciano a percorrere il sentiero.

Di ispirazione anglosassone, anche in Italia si sta diffondendo l'interesse per un intervento di animazione più sensibile ai metodi e ai contenuti dell'educazione alla pace. I giochi collaborativi rappresentano una proposta originale per rinnovare, alla luce di queste suggestioni, anche l'aspetto più propriamente ludico dell'animazione. In modo frammentario alcuni di essi sono già conosciuti e utilizzati, ma questo manuale è il primo a offrirne una raccolta sistematica e completa. Per adulti, giovani e bambini, questi giochi sono il felice risultato del tentativo di coniugare evasione, sfogo e proposta educativa, esigenze espressive e intervento sulle dinamiche di gruppo. Un altro passo verso il superamento della distinzione tra "serio" e "ludico", "impegno" e "gioco", che ancora condiziona pesantemente la nostra cultura. Divertendosi.

Marco e Jasmina ci conducono in questo viaggio intorno al mondo attraverso i giochi più belli. La piccola Genietta, stufa di starsene a casa ad aspettare il Genio del cuore, trascina Marco - un ragazzo un po' triste e goffo che non sa giocare - in un vortice di giochi attraverso i cinque continenti. Alla fine del viaggio, Marco decide di salvaguardare il patrimonio culturale dei giochi che rischierebbero altrimenti di scomparire e presenta in questo volume, corredati di tutte le informazioni necessarie, i più bei giochi incontrati e sperimentati. Un manuale per stimolare e favorire le abilità fisiche e relazionali che una volta si imparavano "per strada" nei cortili con il gruppo dei ragazzini di diverse età in un mutuo apprendimento attraverso il gioco auto-organizzato. Il gioco ha questo valore di apprendimento e, trattandosi qui di una raccolta "mondiale", può anche diventare un veicolo per avvicinarsi e conoscere meglio le altre culture.

Una persona disabile deve faticosamente imparare passo dopo passo tutti i meccanismi della vita quotidiana che i non disabili mettono in pratica senza pensarci. Voglia di comunicare, curiosità e piacere nel "normale". Il gioco può offrire buone possibilità di fare delle esperienze piacevoli e divertenti. Come e a che cosa possiamo giocare con i disabili psicofisici o con le persone anziane colpite da demenza? Questo libro vuole offrire degli stimoli per le attività ludiche nelle strutture che si occupano di portatori di handicap e per chi opera all'interno delle case di riposo e di cura, presentando giochi tutti sperimentati sul campo. Ogni gioco è preceduto da indicazioni utili riguardo gli obiettivi e le abilità che i partecipanti devono avere come prerequisiti, oltre che essere corredato di tutte le informazioni utili su luogo, materiali e preparazione.

Il gioco rappresenta uno strumento privilegiato per l'apprendimento del bambino: sviluppa le sue capacità di relazione, aiuta a migliorare la sua percezione sensoriale e, soprattutto, stimola la sua fantasia e la sua creatività. Ma quali sono le attività più adatte ai bambini in età prescolare? Gli autori propongono un repertorio di oltre 100 giochi cooperativi per favorire l'educazione armonica del bambino nella scuola d'infanzia: giochi per la conoscenza, giochi di movimento, giochi di percezione sensoriale, giochi per rilassarsi e recuperare le forze, giochi con materiali di recupero, giochi che insegnano a raccontare. Un manuale pronto per l'uso a disposizione di insegnanti delle scuole d'infanzia ed educatori che propone facili tecniche e utili suggerimenti per il quotidiano lavoro con i bambini, imparando a giocare anche con materiali di recupero.

L’autrice ha raccolto in questo volume – già edito con il titolo di Saper dire di no – 38 comportamenti negativi nei bambini dai 3 ai 12 anni ed ha individuato altrettante «proposte educative» che permetteranno ai genitori di stabilire con amorevole fermezza una sana disciplina. Tra i comportamenti negativi segnalati rientrano: l’aggressività, l’ostinazione, l’impulsività, la prepotenza, l’incostanza, l’egoismo, la maleducazione e l’insicurezza. Non è sempre facile dire di no e rimanere fermi sulle proprie posizioni nei confronti di un figlio che inscena capricci o insiste affinché i genitori cedano alla sua volontà. Tuttavia, la carta vincente per educare i figli è proprio la capacità di stabilire chiare regole e quindi di intervenire con un convinto divieto al momento opportuno.

Questo libro è l'entusiasmante racconto dell'avventura chiamata "educazione dell'essere umano", un'arte che rappresenta la responsabilità più elevata e il dovere più sacro per la società, garanzia di rinnovamento e di progresso. Il titolo è volutamente ambiguo: insegnare l'arte e insegnare attraverso l'arte sono due realtà pratiche assolutamente inscindibili, soprattutto per la pedagogia steineriana, che la nostra Autrice ha vissuto e applicato sul campo.

I neonati e i bambini piccoli dipendono totalmente dagli adulti, i genitori o chi si occupa di loro. La loro dipendenza e' cosi' forte, che quegli adulti sono indispensabili alla loro sopravvivenza. Hanno solo una possibilita', per soddisfare i loro bisogni: comunicare. E hanno un solo canale a disposizione, al di la' di mettersi a urlare: il linguaggio del corpo.

«La fantasia dei più piccoli è capace di una tale intensità di cui raramente l’adulto possa farsi un’idea. Non si tratta solamente di un semplice inventare rappresentazioni immaginative più o meno lontane dalla realtà. Con la sua forza animica, il bambino entra in una sfera che l’adulto, se non è un artista, non raggiunge più. Come l’uomo artista penetra più profondamente nell’essere del mondo e giunge a vera conoscenza, così il bambino, però in modo inconsapevole, è legato più profondamente alla sua essenza. Egli si spinge ancora fino all’essenziale delle cose. Ciò può manifestarsi in una specie di visione primitiva. I bambini vedono più degli adulti». L’arte pedagogica di C. von Heydebrand e il suo legame illuminato da pura dedizione e amore creativo con l’anima infantile dischiudono a maestri e genitori nuove vie verso un’arte dell’educazione secondo le indicazioni di Rudolf Steiner.

Ormai di 'bau-bau' non si parla più, e nemmeno dell''uomo nero che arriva nottetempo a portar via i bambini cattivi'. Perfino l'inferno ha perso di concretezza. Ma i nuovi fantasmi non sono meno terrificanti: attentati, maremoti, terrorismo, guerre, carestie, desertificazione. Il mondo d'oggi contagia i bambini con le sue ansie, li spaventa facendo balenare davanti ai loro occhi scenari catastrofici. Come comunicare allora ai propri figli un senso di sicurezza in un mondo insicuro? Insegnando l'ottimismo, ovvero a vedere una soluzione oltre il problema, senza lasciarsi scoraggiare.(...)