Nirvâna, samsâra, vuoto, forma, costituiscono solo termini convenzionali che invitano all'esperienza diretta di una Verità da accogliere nel "silenzio" del mistico

Le Vie per trasformare la mente sottraendola al dolore del mondo con le sue mutevoli apparenze e i suoi vani allettamenti, per condurla alla liberazione, vengono qui esaminate sotto diverse angolazioni, in un'ottica cangiante libera da preconcetti e prospettive unilaterali.

Queste pagine offrono al lettore un saggio degli aspetti più salienti della predicazione del Buddha, fondata sulla scoperta che esiste una Via - la Dottrina del Risvegliato - capace di liberare l'uomo dal dolore.

Particolarmente significativi quei racconti che pongono in evidenza la ferrea legge del kamma, cioè delle inevitabili conseguenze dell'azione. Chiude la raccolta la cronaca dettagliata del secondo concilio svoltosi a Vesâli circa cento anni dopo la morte del Buddha.

Questo libro offre al lettore una guida sicura alla comprensione della dottrina buddhista così come ci è stata tramandata dalla fonte più antica e autorevole: il canone della scuola Theravâda.

Introdotto da una meditata prefazione di Corrado Pensa, il libro offre un'esposizione chiara e stimolante della via indicata dal Buddha: un cammino in otto stadi che, muovendo dal comportamento etico, approda alla saggezza che libera dalla sofferenza. Nella prospettiva inquietante del samsâra con la sua serie infinita di esistenze cariche di dolore, il Buddha indicò come meta il nirvâna, opponendo agli affanni della vita l'imperturbabile indifferenza del saggio.

In questa raccolta vengono presentati passi tratti dalle diverse "Vie" in cui si è articolata la tradizione buddhista; Theravâda, Mahâyâna, e Vajrayâna, detto anche Tantrayâna e fondato in modo particolare sull'esperienza mistica

Bisogna saper cogliere il lavoro e le sue difficoltà come un invito al "risveglio" e al vivere correttamente e pienamente. Quel che serve è molto semplice: essere quelli che siamo dove siamo, passare dall'andare da qualche parte in fretta all'essere in qualche luogo completamente. Questo libro raccoglie e commenta 35 principi, ispirati al buddhismo tibetano, utili per trovare la serenità nel lavoro, ridurre le tensioni e la resistenza alla vita, eliminare l'autoinganno, ritrovare lo "stato di veglia" come esperienza comune.

Il lettore viene introdotto alle pratiche meditative del Buddhismo tibetano per superare i difetti mentali e le emozioni negative e guarire le malattie fisiche e mentali. Un cofanetto che contiene un libro, scritto dal maestro guaritore Lama Gangchen, corredato da un CD audio in cui la voce di Marco Columbro conduce il lettore attraverso una pratica meditativa.

Questo libro è una «raccolta di istruzioni» e insegnamenti rivolti a un giovane discepolo buddhista del Grande Veicolo, che si prefigge di raggiungere l’Illuminazione per condurre tutte le creature alla salvezza. Il volume si presenta come una ricca antologia in prosa che riporta brani (in molti casi giunti a noi solo grazie a questo libro) da circa un centinaio di testi sacri del Grande Veicolo (Mahayana), il tipo di buddhismo oggi vivo nell’Estremo Oriente, in Cina, Giappone e in parte in Tibet. L’opera è preziosa per comprendere da vicino tutto il percorso interiore, morale e conoscitivo, del Santo buddhista, il Bodhisattva: un ideale di santità che, per la sua libertà di pensiero, il suo potere di abnegazione e di sacrificio, è stato molte volte paragonato alla figura del Cristo e inteso come "il Cristo ancora sconosciuto del buddhismo"...

Nel Tibet, Om Mani Padme Hum è il mantra più usato, recitato dai monaci Buddisti, inciso sulle ruote di preghiera, lo si vede ovunque. I Buddisti credono negli effetti benefici che si producono recitando il mantra di Chenrezi, il Boddhisattva della Compassione (divinità protettiva del Tibet), per alleviare il karma negativo, per accrescere ed accumulare meriti, per sfuggire alle sofferenze e per consentire il raggiungimento dello stato di Illuminazione del Buddha.

Lo studio di Dasgupta riguarda esclusivamente le scuole tantriche indiane, ma in esso si trovano le fonti di gran parte della pratica tantrica tibetana.

L’autrice individua una serie di nodi culturali centrali capaci di soffocare o bloccare lo sviluppo della spiritualità femminile, e ne discute la natura e la portata con immediatezza e precisione. Al termine di ogni capitolo un paragrafo è dedicato alla descrizione di un metodo di meditazione specifico relativo al tema trattato.

L'insegnamento del Buddha è davvero profondo come l’oceano e nell’esporlo egli ha usato molti abili mezzi, espressione della sua onniscienza. In tempi successivi, i grandi maestri dell’India hanno escogitato altri abili mezzi e in questo libro ho cercato di presentare sia gli sviluppi originali che quelli successivi, senza tener conto delle sottigliezze e delle disquisizioni filosofiche e concentrando invece l’attenzione sulle questioni di applicazione pratica