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Richard Phillips Feynman
Richard Phillips Feynman (New York, 11 maggio 1918 – Los Angeles, 15 febbraio 1988). Nacque da una famiglia ebraica ashkenazita di origini russe e polacche, e visse la maggior parte della giovinezza nel quartiere di Far Rockaway nel Queens. Al padre Melville, un venditore di uniformi, va ascritto il merito di averne saputo stimolare la curiosità, proponendogli, fin dalla più tenera età, letture e problemi di carattere scientifico. Un esempio significativo dell'influenza del padre è riportato nella raccolta di aneddoti Che t'importa di ciò che dice la gente? e riguarda i limiti della scienza, specialmente in riferimento al concetto di inerzia nella seconda legge della dinamica.La sua vivace intelligenza trovò nei volumi dell'Enciclopedia Britannica un fertile terreno di coltura, che venne precocemente ampliato ricorrendo a testi specifici di matematica. Feynman si dedicò autonomamente al calcolo differenziale molto prima dei suoi coetanei e arrivò a sviluppare indipendentemente una serie di notazioni e strumenti per rappresentare e trattare le funzioni trigonometriche elementari. Questa abilità nel costruirsi strumenti applicativi su misura la si ritrova negli anni della maturità scientifica, con lo sviluppo dei diagrammi di Feynman e degli integrali di Feynman, che avrebbero costituito la "balestra in un mondo in cui tutti erano armati di arco e frecce".Feynman è ritenuto il padre delle nanotecnologie, avendo considerato per la prima volta nel 1959, con un noto discorso passato alla storia come There's plenty of room at the bottom, la possibilità di manipolazione diretta degli atomi nella sintesi chimica. È inoltre considerato uno degli ispiratori del computer quantistico.
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Qed
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DISPONIBILE 3-4 gg. lavorativi
Novità |
Un grande fisico ci spiega con grande chiarezza come tutto ciò che percepiamo dipenda da accadimenti naturali che violano ogni aspettativa del senso comune. La via scelta è la seguente: guidare, come in un vero tour de force, ogni testa pensante negli impensabili meandri dell’elettrodinamica quantistica (abbreviata nella sigla QED del titolo). Feynman procede dunque mantenendo sempre la spiegazione in stretto contatto con l’esame di varie esperienze fisiche, così da farci entrare, improbabilmente, nella mente dello scienziato che le osserva (e, per certi fenomeni, la prima mente che osservava fu proprio la sua).
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