Con forza devastante, Rajneesh smantella la miriade di problemi prodotti dalla mente umana e giunge ad illuminare una strada di profondo rilassamento in cui il potenziale presente in ogni individuo raggiunge la suprema fioritura: è ciò che in Oriente è conosciuto come Nirvana.
«Nirvana è vivere la vita ordinaria in modo così attento, così pieno di consapevolezza, così pieno di luce, che tutto diventa luminoso. Non rincorrere l'ego. Ama la vita, e la vita ti darà tutto quello di cui hai bisogno. La vita diventerà per te un'estasi. So che continui a fraintendere perché continui a interpretare. Qualsiasi cosa io dica, la interpreti a seconda dei tuoi condizionamenti, dei tuoi pensieri, della tua ideologia, e quindi distruggi tutto.
Ciò che sto facendo qui non è in realtà dire qualcosa. Piuttosto, sto giocando con l'essenza più profonda del tuo essere. Le parole sono soltanto pretesti, servono solo a tenerti occupato. Le parole creano semplicemente un'atmosfera che mi permette di penetrare in te profondamente e di raggiungere la tua essenza più profonda.
Non ho nulla da comunicare. Non ho nessun messaggio. Ricordami come un cantore, un poeta, un danzatore — sarà più vero». Qualsiasi altra formula o metodo di ricerca trasformerebbe il Nirvana in un incubo: «...il Nirvana è l'ultimo incubo ed è incubo supremo. Se vi mettete a cercarlo, non accade mai».