Socrate, Buddha, Lao Tze, Gesù e oggi Osho: personaggi che condividono un identico destino. Anticonformisti per eccellenza, non si lasciano inglobare in nessuna etichetta. E in quest'opera di decondizionamento Osho ha voluto introdurre una valenza ulteriore: far riappropriare l'uomo di quel patrimonio che gli appartiene di diritto e che le fragilità del mondo moderno hanno soffocato. Parliamo di Gesù, che viene restituito al suo vero volto, libero finalmente da quelle immagini linguistiche che nel corso dei secoli si sono formate intorno al suo nome. In particolare in quest'opera, Osho propone una lettura del Vangelo che stupisce per la sua capacità di interpretare significati lontani a qualsiasi dogma o dottrina.