Questo libro non deve essere letto solo come un mero elenco di circostanze che Massimo Ciancimino afferma essersi verificate poiché vi ha personalmente partecipato, oppure per averle apprese direttamente dal padre Vito, ma anche come un grande affresco della realtà siciliana e italiana che, com'è noto, a volte supera anche la più negativa delle rappresentazioni. Ed è in tale chiave, anche critica, che si invita il lettore ad affrontare quanto qui narrato. Questo libro è un viaggio senza ritorno nei gironi infernali della storia italiana più recente. Racconta infatti quarant’anni di relazioni segrete, occulte e inconfessabili, tra politica e criminalità mafiosa, tra Stato e Cosa nostra...