In questo momento storico in cui le comunità sociali si sfilacciano, i giovani restano ai margini di un mondo del lavoro che, fondato sulle leggi intrinseche del capitale, produce necessariamente sempre maggiore disoccupazione senza redistribuire la ricchezza sociale. L'ossessione della competitività e del mercato sta stravolgendo anche l'agricoltura, eppure le campagne, se sorrette da un nuovo progetto collettivo, possono ancora diventare una frontiera di vita e lavoro e fonte di nuove relazioni comunitarie, soprattutto per i giovani ma non solo. Questo importante testo traccia un percorso che parte dai contadini dell'Ottocento e arriva sino alla contadinità del Nuovo millennio, attraverso il filo rosso comune dello stare sulla terra e la ricerca delle pratiche individuali e collettive, che possano permetterci di vivere bene con la Madre Terra.Dalla fine del Novecento si moltiplicano le esperienze di ritorno alla terra ed altre si rinnovano partendo dalla tradizione, sorgono nuovi movimenti e spazi rurali abbandonati vengono riabitati.