Dietro e accanto alla scoppiettante e variegata apparenza dell’amore, ai travagli e ai piaceri della passione, c’è la vita insieme. La felicità di cui parla l’ultima frase delle favole è un desiderio che, una volta soddisfatto, presto o tardi si tramuta in quotidianità; la contentezza prende facilmente il sapore della noia; la consuetudine finisce per escludere ogni sorpresa. Ebbene, secondo Claude Habib, filosofa e scrittrice che non ha paura di pensare controcorrente, tutto ciò non è affatto un male, anzi. La quiete laboriosa del nido che ci siamo scelti e dove torniamo a «ripararci», insieme e grazie all’altro, è il luogo d’elezione in cui troviamo noi stessi, uno spazio di autentica libertà.