L'affersco di un paese e di esperienze interiori che possono rappresentare un interessante bussola per un Occidente quasi del tutto orfano, ormai, di bandoli di senso. Senza cedere ad acrobatici esotismi, Bhakti Binod, in questo testo, cammina su di un crinale affascinante ed attualissimo: un sincretismo (distante anni luce dalle macedonie spirituali propinate negli ultimi decenni) in cui trovino una comunione profonda l’essenza della tradizione cristiana e di quella hindu; forse una delle possibili ancore di salvezza dall’arretratezza sociale di un’India ancora tragica e mistica e dal vuoto di valori autentici dell’Occidente secolare. (...)