Esiste una Via che permetta all’uomo di superare i limiti della propria natura? Di andare oltre se stesso?”. La risposta è il Bushido, la Via del samurai, il loro codice di condotta, la cui origine risale al VII secolo a.C., poi raccolto e accresciuto in diverse fasi storiche a partire dal 1100. Nella vittoria sulla paura della morte, raggiunta attraverso una costante speculazione sulla fine, sull’impermanenza dell’esistenza e sull’importanza del vivere nel momento presente emerge l’attualità e l’universalità dello spirito samurai. La persona fisica che combatte, il bushi, attraverso un cammino, un viaggio, un percorso, un’arte, decide di alienarsi dalla sua condizione di uomo, per trascendere a un servizio, che lo porterà al di là del concetto stesso di lotta, dove il sacrificio di sé eleva la mera professione.