|
Ogni nostra crescita spirituale, positiva o negativa “scuote il cosmo”. Siamo responsabili delle conseguenze e dell’”eco” di ritorno. L’ottimismo che si irradia da quest’opera ci comunica che la nostra felicità come la nostra salute dipendono in gran parte da noi stessi. Dipendono dalla nostra volontà e dal desiderio di riconoscere e di penetrare le innumerevoli influenze che operano sul nostro mondo interiore, mutandolo.
Con la storia della sua vita l’autore ci mostra che la malattia e la sofferenza non significano necessariamente impotenza, ma piuttosto l’occasione per correggere l’indirizzo sbagliato della nostra vita. Ma possiamo ricercare le cause anche dentro noi stessi, divenire indagatori e concreatori della nostra vita. Spesso dimentichiamo che la salute è un capitale nel quale dobbiamo cominciare a investire abbastanza presto, in cui dobbiamo investire ininterrottamente e a tutti i livelli della nostra esistenza. In questo non è sufficiente conoscere il corpo, ma è soprattutto necessario conoscere bene la psiche, l’anima. Non basta lavare soltanto il corpo ogni giorno, anche l’anima la dobbiamo lavare e pulire continuamente, ogni giorno. E possiamo riuscirci solamente se riconosciamo le nostre debolezze, le carenze e i punti deboli.
E’ corretto che partecipiamo a quell’avventura che si chiama “vita”. È corretto, inoltre, riconoscere gli errori e le trasgressioni che portano alle malattie e ce ne liberiamo. È corretto anche riconoscere i nostri pensieri e le nostre emozioni, le obiezioni, le lesioni, perché soltanto allora potremo aver adito al cambiamento. Le vie sono tante, dobbiamo solo trovarle. Una di queste ce la mostra il nostro autore. Il messaggio è chiaro ^ comprensibile a tutti. E il frutto delle conoscenze e delle esperienze dell’autore.
|