Come si fa a far coincidere l’immagine sempre più mitizzata e stereotipa del reporter con uno che dice cose come queste: “Quando lavori con i fatti, come giornalista, ci sono aspettative, vincoli formali, un’immagine del lettore… poiché permetti a queste cose di interferire sul materiale, che sono i fatti, non puoi che produrre una bugia, mi sembra. Ma se prendi una bugia e permetti al tuo desiderio di verità, al tuo senso del dovere, di lavorarci su, allora in qualche modo salta fuori qualcosa che ti porta più vicino alla verità?”...