Otto conferenze tenute a Dornach dal 19 al 27 febbraio 1924 L'edizione contiene un articolo del 2 maggio 1924 e annotazioni per il corso di euritmia musicale.L'esperienza di "maggiore" e "minore". I gesti dell'elemento musicale. La risoluzione dell'accordo e dell'armonia nell'elemento melodico. Il muoversi del motivo musicale nel tempo. L'euritmia corale. La nota ostinata e la pausa. Il punto di partenza dell'euritmia musicale è nella clavicola. Altezza, durata e intensità della nota. Tempo.

Il presente scritto emerge da conferenze tenute per i soci della Società Antroposofica Universale. Esse precedevano quasi sempre i veri e propri Convegni della Libera Università. Per alcune persone ciò divenne motivo per porsi, ora in modo molto più cosciente, dinanzi all'anima la domanda riguardo l'essere membri della Prima Classe. Queste esperienze portarono a pubblicare ora la conferenza separatamente per le persone interessate, quale impulso alla riflessione sul proprio rapporto con la Scuola di Michele sulla Terra nello sfondo del Karma, che nell'attuale incarnazione può condurre l'uomo all'Antroposofia.

Alla serie di pubblicazioni con il tentativo di rispondere alla domanda "Che cosa è l'Antroposofia?", ora si aggiunge questo scritto che tuttavia permette la conoscenza dei fondamenti dell'Antroposofia poiché qui si tratta di più delle conoscenze centrali cristologiche che costituiscono il nucleo dell'essere Antroposofia che non di prime informazioni. É un ulteriore tentativo di comprendere l'essere dell'Antroposofia.

La rivoluzione possibile nell'arte drammatica, applicando nella pratica e nel loro attuale sviluppo le indicazioni della "scienza dello spirito" di Rudolf Steiner. Un libro per attori, oratori, pedagoghi, terapisti, artisti della parola e amanti del teatro.

"Possiamo diventare esseri liberi grazie a un atto di amore divino. Come uomini possiamo dunque sentire che siamo esseri liberi, ma non dobbiamo mai dimenticare che dobbiamo tale libertà all'atto d'amore di Dio." Rudolf Steiner

Certamente nessun'altra individualità, più di quella che nella sua passata vita terrena operò sotto il nome di Novalis, si dimostrò la guida di misteri sia antichissimi sia del più lontano futuro. Essa appartiene indubbiamente a quella cerchia di ispiratori soprasensibili che fin dall'inizio accompagnarono l'incorporazione graduale dell'Antroposofia sulla terra nel XX secolo. Dove si trovano le tracce della diretta ispirazione di questa individualità nelle numerose comunicazioni scientifico spirituali di Rudolf Steiner? E' possibile trovare una via che conduce alla comprensione della futura missione di questa eterna individualità? In questo libro l'antroposofo russo Sergej O. prokofieff cerca di avvicinarci alla figura spirituale di Novalis in modo che possa divenire un intimo amico e compagno spirituale di ogni antroposofo, una vera guida nella realizzazione dei compiti dell'antroposofia nel nostro operare quotidiano. 

Il rapporto spirituale fra Giovanni battista e Giovanni Evangelista costituisce un Mistero manifesto del cosiddetto “Ultimo discorso” che Rudolf Steiner poté tenere il 28 settembre 1924. In questo libro l’Autore tenta di comprendere l’accenno che Rudolf Steiner, a causa della malattia che lo condusse alla morte, non poté più spiegare riguardo la sorprendente e misteriosa indicazione.

L'Euritmia quale arte cristiana. Dell'impulso originario e dell'essere dell'elemento euritmico. "Gli impulsi dell'arte agiscono con più intensità dell'educazione morale...poichè attraverso la vera opera traspare l'eterno e l'imperituro. L'arte è in effetti la creatura divina che preserva gli uomini dalla caduta nella menzogna" Rudolf Steiner

Qual è il contributo dell'Antroposofia nei confronti delle sfide del presente? Quali sono i fondamenti di un proficuo lavoro comune? Società Antroposofica e Libera Università di Scienza dello Spirito: sono forme di comunità ancora attuali, dopo la loro fondazione avvenuta ad opera di Rudolf Steiner più di 80 anni fa? La "meditazione della Pietra di fondazione" come principio di un ulteriore sviluppo. Traduzione di: Stefano Pederiva

7 conferenze e discorsi tenuti a Dornach dal 3 al 10 aprile 1921.L'antroposofia rispetto a filosofia, matematica, scienze organiche e inorganiche, medicina, linguistica e sociologia."Se percepiamo i richiamo più significativi del cuore e dell'anima umani, dobbiamo dire: il presente esige che la conoscenza scientifica sfoci in ciò che deve essere trovato per il consolidamento interiore dell'anima. La scienza contemporanea non offre alcuna prospettiva per il raggiungimento di tale obiettivo. Per questo la scienza dello spirito crede di dover provvedere al mostrare alle altre scienze come possano essere fecondate dalla vera ricerca scientifico-spirituale"

7 conferenze tenute a Dornach dal 1° marzo al 12 aprile 1924 Un interessante, semplificato e ben comprensibile racconto della storia, per gli operai che lavoravano attorno al Goetheanum, sempre con riferimento ai problemi attuali. Dalle domande più svariate che gli ponevano gli operai del Goetheanum (gli effetti sulla salute del vivere vicino ai cimiteri, il significato originario del carnevale, ecc.) derivò per l'autore l'occasione di presentare in forma semplice e colorita il corso dell'evoluzione storica di popoli nel progredire della civiltà, visto soprattutto nel suo aspetto spirituale.

7 conferenze: Berlino, dal 25 giugno al 6 agosto 1918. Fino al secolo ottavo prima di Cristo l'uomo aveva coscienza della vita fisica trascorsa nella precedente incarnazione; in futuro avrà coscienza della trascorsa vita animica. E' però già una necessità del presente ampliare la coscienza in direzione del passato e dell'avvenire; dal punto di vista della scienza dello spirito questo significa realizzare la visione delle ripetute vite terrene.

8 conferenze tenute a Berlino, dal 29 maggio al 24 luglio 1917. Vengono trattati diversi problemi dell'evoluzione umana attuale, fra scienza, natura e reincarnazione. «Il rendere mobili i concetti e le rappresentazioni, di modo che la stessa rappresentazione venga modificata nell'anima, e con lei si possano seguire gli svariati fenomeni della natura, in se stessi mobili, con un concetto altrettanto mobile, con un'idea in se stessa mobile, in un certo senso è qualcosa di nuovo, è ciò che anni fa chiamai la scoperta centrale di Goethe. È qualcosa di veramente nuovo che ebbe un seguito solo con quella che noi chiamiamo scienza dello spirito; e soltanto essa può di nuovo offrire all'umanità nuove rappresentazioni, nuovi concetti grazie ai quali tuffarsi e immergersi nella realtà».