Paul Brunton, noto giornalista inglese, parte alla scoperta dell'India nel 1930, , armato di entusiasmo ma anche di una buona dose di scetticismo. I resoconti dell'India con cui era venuto fino ad allora in contatto si erano dimostrati alquanto confusi e misteriosi. Parlavano di strani incontri con una misteriosa categoria di uomini definiti "yogi" o "fachiri" e di una saggezza che promette a chi la mette in pratica lo sviluppo dei poteri mentali.(...)

Daniélou ci esorta a riconoscere nelle credenze e nei rituali del mondo occidentale antico una stretta affinità con lo Shivaismo e a vedere che molti elementi della perduta tradizione occidentale possono essere facilmente spiegati con l’aiuto dei testi e dei riti preservati in India.

Un libro che permette di gettare un rapido sguardo nella mente di un moderno Maestro che insegna al mondo. Da ogni pagina risplende il riflesso della sua compassionevole comprensione dell'uomo...

Il Brahmanesimo, il Buddhismo e lo Jainismo, le tre religioni più prominenti dell'India hanno alcuni fondamenti comuni. Esse affermano che il mondo è un cosmos, un ordine, e non un caos. L'ordine del mondo è Dharma, il quale sostiene l'universo; senza di esso il mondo si dissolverebbe nel nulla. Se esiste un apparente disordine, questo è solo temporaneo, ma l'ordine, voluto dalla natura, alla fine si affermerà. l'uomo religioso è colui che si sente legato a tutte le cose, mentre quello irreligioso considera egoisticamente tutto dal punto di vista del suo io limitato e dei propri interessi, senza curarsi dei suoi simili e del mondo.

Mentre I Ching usa il simbolismo del mondo della natura per dare le sue risposte, l'Oracolo di Rama utilizza il simbolismo della storia del Signore Rama (un'incarnazione divina) e dello yoga della devozione (bhakti yoga). Esso racchiude le leggi del karma e le svela attraverso le vicende del Ramayana (di Rama e delle sue nobili azioni).

Kabir nacque e visse cinque secoli fa a Benares. Fu mistico, poeta e musicista. Ebbe come maestro il brahmino Ramananda, e fu educato a concepire l’islam e l’induismo come due vie convergenti di un’unica verità. Fu Tagore, grande poeta Nobel per la letteratura nel 1913 a riscoprirlo e a diffonderlo in Occidente. Questo libro è la prima traduzione italiana degli splendidi Canti di Kabir, tradotti dalla versione inglese di Tagore.