Penna d’Aquila, uomo medicina dei Sioux Lakota, divenne famoso negli anni ’60, quando disobbedì al Governo statunitense, che proibiva le pratiche religiose dei popoli nativi, e guidò una Danza del Sole, facendosi perforare il corpo e strappare brandelli di carne davanti a tutti, come offerta sacrificale al Grande Spirito.
Henry Niese, fotografo di origini cherokee, conobbe Penna d’Aquila nel 1975 e rimase accanto al saggio sioux fino alla sua morte, in qualità di allievo e di amico.
Questo è il resoconto appassionante della crescita spirituale dell’autore, che ancora oggi continua a trasmettere gli insegnamenti di Penna d’Aquila; con la descrizione di cerimonie sacre della tradizione sioux, dalla Hanblecia o “ricerca della visione”, alla Lowanpi e alla Yuwipi, un originale rito di guarigione.