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La crisi della democrazia è un fatto evidente: ci siamo dentro e in un certo senso la soffriamo. Anche uno sguardo superficiale può constatare che i meccanismi del mercato stanno corrodendo lentamente gli spazi della democrazia. Sembra che per potersi muovere agevolmente all’interno della moderna economia di mercato ci voglia molto decisionismo. Ci pensa poi la retorica dominante a spiegarci, con sofisticate analisi, che in fonda la democrazia costituisce un ostacolo allo sviluppo e alla crescita economica. Ma altri attacchi alla democrazia provengono dalla manipolazione dei mezzi di diffusione, dallo svuotamento degli organismi rappresentativi, dallo sfaldamento dell’antropologia contemporanea. Ecco perché nel compito urgente di “agire la democrazia”, è decisivo far riferimento ad altre categorie. Il futuro della democrazia è la realizzazione di una convivenza in cui nessuno si senta in pericolo e la costante tessitura di una società nonviolenta.
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