Sull’Anonimo toscano, autore di questo volumetto, non vi sono notizie certe: alcuni critici ipotizzano trattarsi di un poeta e letterato del XIII-XIV Secolo, legato al Templarismo. Il mistico connubio è un’opera di origini misteriose: secondo una tradizione liberomuratoria, sarebbe apparso durante la Cena del Giovedì Santo dei Rosa + Croce di Padova. Il testo sembra celebrare in versi la costruzione della Grande Opera.