L'approccio economico ha favorito sinora il petrolio e, con astuzie, perfino il nucleare; per questo abbiamo inondato l'atmosfera di anidride carbonica e abbiamo contaminato il mondo con sostanze radioattive fuoriuscite da Three Mile Island, da Cernobyl e, attualmente, da Fukushima. La catastrofe giapponese e i rivolgimenti politici in Medio Oriente e nel Nord Africa - un serbatoio mondiale di greggio e di gas - avvalorano l'assunto di questo libro: nel passare sistematicamente in rassegna tutte le fonti di energia, l'Autore mostra che nessuna di esse è "perfetta". L'atteggiamento più saggio è limitare i bisogni energetici. Ossia cambiare radicalmente stile di vita, idea di sviluppo. Chiudere una volta per tutte con la "civiltà" dei consumi. Non è una mera questione di rispetto per l'ambiente, ne va dei diritti delle generazioni future. Della loro stessa sopravvivenza.