Nell'estate del 2006 un uomo, dopo essere stato rapito e segregato per due giorni, viene ucciso e fatto a pezzi con un machete. Sembrerebbe solo il drammatico esito di un fatto di cronaca nera, ma non è così. La vittima è un famoso finanziere dell'Opus Dei, a lungo considerato l'anti Cuccia cattolico, Gianmario Roveraro, che quattro anni prima si era imbarcato in una misteriosa operazione finanziaria internazionale. Il suo assassino è anche il suo socio: arrestato e processato, verrà condannato all'ergastolo. Ma il processo lascia irrisolti inquietanti interrogativi sulla natura dell'affare che Roveraro stava conducendo, anche perché i guadagni di quella operazione finanziaria erano destinati in beneficenza, probabilmente a strutture collegate all'Opus Dei.