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Magda Di Renzo, Federic Bianchi di Castelbianco
Magda Di Renzo, psicologa, analista junghiana, didatta del cipa (Centro Italiano di Psicologia Analitica) e membro dell’iaap (International Association of Analytical Psychology), Direttrice della Scuola quadriennale di specializzazione in Psicoterapia dell’Età Evolutiva a indirizzo psicodinamico dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma, è responsabile del Servizio di Psicoterapia dell’Età Evolutiva dell’IdO; ha promosso numerose ricerche nell’ambito delle patologie infantili e adolescenziali, tra cui il progetto «Tartaruga» per i bambini affetti da autismo. Docente presso diverse scuole di specializzazione in psicoterapia, tra cui quella dell’IdO, del cipa di Roma, dell’ipod di Roma e del formist di Cagliari. Autrice e co-autrice di numerose pubblicazioni inerenti i temi dell’infanzia e dell’adolescenza.
Federico Bianchi di Castelbianco, psicologo, psicoterapeuta dell’età evolutiva, direttore e responsabile del Servizio di Diagnosi e Valutazione dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma, docente presso la Scuola di specializzazione in Psicoterapia dell’IdO, è promotore di numerosi progetti e ricerche tra cui, recentemente svolto, il progetto pilota di Sostegno Psicologico presso le scuole elementari e superiori de L’Aquila denominato «La scuola aquilana continuerà a volare». Promotore di iniziative per gli adolescenti, tra cui il portale www.diregiovani.it e l’evento annuale «Diregiovanidirefuturo – Festival delle Giovani Idee»; autore e coautore di numerose pubblicazioni dedicate all’infanzia e all’adolescenza, fondatore e direttore della rivista «Babele», è direttore scientifico delle Edizioni Magi.
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Le Dislessie
Conoscere la complessità per non medicalizzare
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€ 20.00
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(-5%)
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DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
Novità |
Gli autori evidenziano come le modalità, oggi in formato elettronico, che consentono di rilevare le difficoltà di lettura sono le stesse di 40 anni fa e quindi l’aumento del disturbo, oltre ai possibili fattori biologici, deve necessariamente essere collegato al cambiamento sociale, scolastico e ai criteri di classificazione diagnostica. Nel libro vengono riportati gli esiti di ricerche che dimostrano l’influenza dei fattori emotivi e sociali e aprono nuove prospettive a un disturbo che sembra essere diventato una malattia inguaribile, piuttosto che un disagio o una diversa modalità di esperire gli apprendimenti.
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Le 398 meravigliose maestre dell'Aquila
Progetto sperimentale per contrastare gli effetti del trauma tramite la scuola
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€ 20.00
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(-5%)
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DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
Novità |
Quando i bambini più disagiati presenti al laboratorio della Villa Comunale hanno iniziato a prendere a calci il cartone che sarebbe servito per la costruzione della casa, non si stavano opponendo a una richiesta ma stavano semplicemente esprimendo la loro incapacità a vivere quel tipo di esperienza. Il rischio che si può correre con i bambini, quando non si è pronti ad affrontare il contenuto emotivo delle esperienze, è quello di sdrammatizzare negando la gravità della situazione e impedendo qualsiasi tipo di elaborazione. Le insegnanti rappresentavano per i bambini l’unico punto di riferimento in una realtà che aveva perso tutti i suoi parametri spaziali e temporali e garantivano, in tal senso, la continuità necessaria a ogni processo di crescita. È dunque al senso materno insito nel ruolo della maestra che abbiamo affidato gli strumenti per avvicinare il mondo affettivo dei bambini ed è alla loro professionalità che abbiamo consegnato le tecniche per rendere operativo il lavoro nelle classi.
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Mille e un modo per diventare adulti
il limite come esperienza
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€ 20.00
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DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
Novità |
È compito dei ragazzi rompere con la tradizione per contrapporre nuove forme identitarie, ma è compito degli adulti leggere nella trasgressione quella trama che consente un’integrazione tra il vecchio e il nuovo e che permette di fare cultura con il fare degli adolescenti anche alla periferia del mondo. Se sappiamo cogliere nei comportamenti dei ragazzi anche la spinta individuativa che li porta ad essere ciò che sono al di là di ogni influenza ambientale, forse possiamo ridare il giusto valore a molte manifestazioni relegando invece, con atteggiamento rigoroso, all’ambito patologico solo ciò che rischia di risolversi in un pericoloso acting-out.
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