Che il nostro paese abbia la surreale capacità di far scappare all'estero i propri talenti è un'amara verità. Ma non ci sono solo i cervelli in fuga tra quelli che si imbarcano per un viaggio di sola andata. Ci sono anche dei creativi. Dei visionari o Degli ostinati. Degli espatriati per caso. Sono spiriti liberi, che non rinnegano la loro italianità, ma che non si riconoscono in una nazione che invecchia, ristagna, appiattisce e di cui spesso, troppo spesso, si vergognano. Stravaganti idealisti che non si piegano a nepotismo e precariato, a consuetudini e a caste, a essere "amico di" e alla raccomandazione di turno. Esuberanti talenti esasperati da logiche che li scoraggiano con sistematicità...