La fiaba La Regina delle Nevi, espressione dell’apice della creatività di Hans Christian Andersen, fu scritta in pochi giorni, ma rappresenta uno dei suoi racconti più lunghi, più complessi e più profondi. L’autrice interpreta la fiaba come espressione metaforica dell’uso e dell’abuso di sostanze: la Regina rappresenta la droga che seduce, ammalia e rapisce, mentre i due piccoli protagonisti – Kay e Gerda – raffigurano differenti aspetti della psiche del tossicodipendente. Potenti e alquanto significative immagini – lo specchio che deforma, che scinde e che si infrange – esplicitano le problematiche della tossicodipendenza e delle psicopatologie ad essa collegate: depressione, disturbi di personalità borderline e quelli narcisistici...