Apparentemente è la vita di una famiglia normale, benestante, come tante altre. Nessuno sospetta della violenza che si abbatte sul piccolo Antonio, attirato dallo zio paterno in un gioco che di innocente non ha nulla. E quando il trauma esplode, la tranquillità illusoria di questa famiglia crolla tra chi sa e non parla, chi nega l’evidenza, chi non avrebbe immaginato perché mai avrebbe voluto vedere. Ma c’è anche di peggio: il trincerarsi dietro il proprio ruolo di genitore, di capofamiglia, per proteggere un passato che non deve tornare.