La formidabile tensione fra l’Assoluto accecante della rivelazione e la particolarità concreta, momentanea, urgente della situazione in cui essa si manifesta, è il primo carattere che distingue la Bhagavadgita fra tutti i grandi libri dell’Oriente. «Questo vangelo annunciato in pieno campo di battaglia da Krsna, Dio fatto uomo», così definiva la Bhagavadgita (ovvero Canto del Beato) René Daumal: annuncio di una verità assoluta, che scuote gli animi e i mondi, e insieme azione teatrale che si svolge fra la polvere di un luogo destinato a vedere fratelli e amici che si massacrano per la necessità della guerra...