Cina, inizio XVII secolo. Il funzionario imperiale Yuan Liao-Fan scrive per il figlio un compendio di sapienza taoista in cui racconta come è riuscito a diventare l’unico vero artefice del proprio destino. Da ragazzo, infatti, Liao-Fan si era imbattuto in un vecchio saggio che aveva indovinato così dettagliatamente il suo passato, il suo presente e il suo futuro da condizionarlo nel profondo, facendogli perdere l’entusiasmo e la voglia di impegnarsi in qualsiasi cosa.