La parola Advaita (dal sanscrito, non dualità) indica e svela un inganno: che ci sia effettivamente un cercatore spirituale e che esista un evento finale chiamato “illuminazione”. Ci sono al mondo molti apparenti insegnamenti spirituali e la maggior parte di essi parte dal presupposto che ci siano individui separati capaci di compiere scelte autonome e diventare attraverso il loro sforzo, abbastanza degni da ottenere l’illuminazione o risveglio. Questi insegnamenti, così compresi, sono basati sulla profonda ignoranza della vera natura della liberazione o fine dell’illusione e rafforzano l’idea del cercare e del divenire nel tempo. Ma ciò che è uno, indiviso, senza tempo, non emerge mai attraverso lo sforzo di ottenerlo, ma piuttosto attraverso ciò che viene perso.