Quando pensiamo a misure per intervenire sulla crisi climatica, tendiamo a concentrarci soprattutto sui nostri consumi energetici. Ma il cibo – la produzione, l'imballo, il trasporto, purtroppo lo spreco – corrisponde a un quarto delle emissioni complessive di gas climalteranti, oltre ad avere ricadute cruciali su inquinamento dei suoli, consumo d'acqua, perdita di biodiversità. Eppure, esistono strategie di mitigazione in grado di ridurre di un ordine di grandezza gli impatti della filiera alimentare sull'ambiente. Sono soluzioni che richiedono un misto di saggezza contadina e tecnologie all'avanguardia, di interventi a livello sovranazionale da un lato e di scelte consapevoli dei singoli consumatori dall'altro.