“La prima qualità con cui ci avvince la poesia di Donne, pur ricca com’è di significato, non è il significato, ma qualcosa di molto più immediato e puro: è l’esplosione con cui irrompe nel discorso. Ogni prefazione, ogni convenevole è stato consumato; egli balza nella poesia per la via più breve…” Così scriveva Virginia Woolf, nel 1913, per spiegare il fascino del grande poeta metafisico inglese John Donne. Il suo testo introduce, assieme a quello di Strachey, questa edizione dove, per la prima volta, si trovano tradotti in italiano tutti gli epigrammi di Donne con una nuova versione delle poesie sacre e profane. Completa il volume un ricco apparato di note, indispensabile per districarsi nei riferimenti religiosi e culturali del poeta inglese.