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Giulio Meotti
Giulio Meotti è giornalista del quotidiano «Il Foglio» dal 2003. Ha scritto per diverse testate internazionali, fra cui il «Wall Street Journal» e il «Jerusalem Post», ha collaborato con think tank (come il Gatestone Institute) e istituti di ricerca. È autore di molti libri, fra cui Non smetteremo di danzare (Premio Capalbio), La fine dell'Europa (Premio Capri), La tomba di Dio, Notre-Dame brucia, Israele. L'ultimo Stato europeo.
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Ippocrate è morto ad Auschwitz
La vera storia dei medici nazisti
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«Ho sentito dire che avrebbero fatto quella cosa e allora sono andato da loro e gli ho detto: “Santo cielo, se li uccidete tutti, almeno prendetegli il cervello, in modo da sfruttare il materiale”». Così Julius Hallervorden, il luminare della neurologia tedesca, spiegherà la propria compromissione con il programma di eutanasia del nazismo. Gli esperimenti umani e le ricerche eugenetiche erano all’ordine del giorno negli ospedali psichiatrici, nelle cliniche pediatriche e nei lager del Terzo Reich. Ma quasi nessun medico o scienziato si dimise in segno di protesta. Anzi, la Fondazione tedesca per la ricerca finanziava apertamente le sperimentazioni, e alcuni prestigiosi istituti, come il Kaiser Wilhelm di Berlino (oggi Max Planck), sfruttarono quel «materiale» per far avanzare il progresso scientifico, tanto che ancora oggi varie malattie portano il nome di medici nazisti. L’alleanza fra la scienza e lo sterminio non fu sancita da Hitler, ma da un’ideologia diffusa già all’epoca della liberale e democratica Repubblica di Weimar, che distingueva freddamente tra le vite «degne» e quelle «indegne» di essere vissute.
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di:
Giulio Meotti
Lindau
ISBN: 978-88-335-3524-1
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Pag. 364 Formato: 14 x 21 cm. Anno: 2021
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