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Lorenzo Fioramonti
Lorenzo Fioramonti (Roma, 29 aprile 1977) è un accademico e politico italiano, dal 5 settembre al 30 dicembre 2019 ministro dell’istruzione, dell'università e della ricerca nel Governo Conte II. Dopo aver frequentato il liceo scientifico "Edoardo Amaldi" di Roma, situato nel quartiere di Tor Bella Monaca, si è laureato in Filosofia presso l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" con una tesi in Storia del pensiero politico ed economico moderno incentrata sul ruolo dei diritti di proprietà ed individuali in America e in Europa. Ha conseguito anche un dottorato di ricerca in Politica comparata ed europea presso l’Università degli Studi di Siena. Diviene a 35 anni docente di economia politica presso l'Università di Pretoria, ed è direttore del Centro per lo studio dell'innovazione Governance (GovInn) dello stesso ateneo[. È inoltre membro del Center for Social Investment dell'Università di Heidelberg, della Hertie School of Governance e dell'Università delle Nazioni Unite. Si occupa di economia e integrazione economica europea. Per il Financial Times, Fioramonti sostiene che il PIL è "non solo uno specchio distorto in cui vedere le nostre economie sempre più complesse, ma anche un impedimento a costruire società migliori
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Il Mondo dopo il Pil
Economia e politica nell'era della post-crescita
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Novità |
Basato su un approccio multisciplinare che attinge alle ultime scoperte dell'economia ecologica ed evoluzionistica, oltre che delle scienze della complessità e della sociobiologia, "Il mondo dopo il Pil" comincia raccontando la storia di questo indicatore, che da più di settant'anni definisce e orienta le scelte di tutti gli attori dell'economia globale. A causa però dell'intensificarsi delle manifestazioni del riscaldamento globale e dell'aggravarsi della crisi economico-finaziaria, le critiche rivolte a questo sistema di misura sono diventate sempre più forti. Il Pil non considera infatti le esternalità ambientali, restituendo così una visione distorta del progresso delle nazioni e delle attività delle aziende. Inoltre, non riconosce alcun valore né alle attività "informali" come il volontariato, la cura delle persone e il lavoro nelle famiglie, che in realtà sono la base dell'economia "formale", né ai servizi ecosistemici che la natura fornisce gratuitamente alle società umane. Ancora una volta, una distorsione pesante, che induce politici ed economisti a prendere decisioni sbagliate.
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di:
Lorenzo Fioramonti
Edizioni Ambiente
ISBN: 978-88-6627-270-0
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Pag. 262 Formato: 15 x 23 cm Anno: 2019
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