Di rado l’alchimia viene studiata per ciò che essa è: non un’indagine impossibile dei segreti della natura, ma una ricerca spirituale. Pierre Lory analizza nei minimi particolari le procedure degli alchimisti musulmani, che seppero leggere in maniera armoniosa la scienza greca, la metafisica, la numerologia mistica e la cabala delle lettere. A partire dal corpus alchemico di Jâbir ibn Ḥayyân, il lettore è invitato a scoprire l’esegesi che pone in relazione i diversi gradi dei mondi materiali con quelli divini; l’influsso decisivo dello sciismo sull’esoterismo alchemico, il cui scopo consiste nel dare vita al corpo mistico di colui che lo pratica; i calcoli, infine, e le operazioni concrete: rapporto numerico e interpretazione dell’alfabeto arabo fanno della cabala islamica un sapere paragonabile, in più di un aspetto, alla cabala ebraica. Diversamente dai libri in cui l’alchimia è solo un pretesto, ecco finalmente un’opera che ci mostra nel dettaglio ciò che essa effettivamente è.