Fino a poco tempo fa si pensava che il nostro patrimonio di neuroni (le cellule che fanno funzionare il cervello) fosse limitato: una volta diventati adulti, non se ne formano di nuovi e quelli che abbiamo muoiono al ritmo di 100.000 al giorno. Il cervello è quindi destinato a un lento ma inesorabile invecchiamento, che determina un rallentamento cognitivo e, sempre più spesso, forme di demenza senile. Invece gli studi più recenti hanno dimostrato che possiamo intervenire, sia per frenare il decadimento, sia per favorire la nascita di nuovi neuroni. Moltissimo dipende dalla nostra buona volontà, e non è mai troppo tardi per iniziare. Stefano Farioli Vecchioli ha incentrato le sue ricerche al CNR proprio sulla nascita di nuovi neuroni nel cervello adulto, e qui spiega, con l'aiuto della giornalista Elisabetta Muritti, come applicare le ultime scoperte delle neuroscienze al nostro stile di vita. Un ruolo centrale spetta al bagaglio cognitivo, l'insieme delle nostre conoscenze ed esperienze, che può compensare in tutto o in parte il decadimento neuronale.