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Zygmunt Bauman, Riccardo Mazzeo
Zygmunt Bauman (1925-2017) è stato uno dei piú noti e influenti pensatori al mondo. A lui si deve la folgorante definizione della «modernità liquida», di cui è stato uno dei piú acuti osservatori. Professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia, tra i suoi libri ricordiamo Modernità liquida (2011) e Il demone della paura (2014). Per Einaudi ha pubblicato Memorie di classe. Preistoria e sopravvivenza di un concetto (1987), Stato di crisi (2015, con C. Bordoni) e Elogio della letteratura (2017, con R.Mazzeo).
Riccardo Mazzeo, editor storico della casa editrice Erickson, ha tradotto un centinaio di libri da inglese, francese e spagnolo e scrive sulle pagine culturali del «Manifesto». Tra i suoi libri ricordiamo Conversazioni sull'educazione, con Zygmunt Bauman (2011), C'è una vita prima della morte? con Miguel Benasayag (2015), Il vento e il vortice, con Ágnes Heller (2016), Parlare di Isis ai bambini, con Edgar Morin et al. (2016) e Il musulmano e l'agnostico, con Tariq Ramadan (2017). Per Einaudi ha pubblicato, con Zygmunt Bauman, Elogio della letteratura (2017).
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Elogio della Letteratura
L come letteratura. Qual'è la relazione della letteratura con la sociologia, la psicanalisi, l'antropologia? La risposta è in questo dialogo appassionato
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DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
Novità |
Questo libro esamina la controversa questione della relazione tra la letteratura (e le arti in generale) e la sociologia (o quel ramo delle scienze umane che pretendono di avere uno status scientifico). Mentre molti vedono letteratura e sociologia come vocazioni radicalmente differenti, Bauman e Mazzeo sostengono che siano connesse da un obiettivo comune e condividano lo stesso ambito d'indagine. Bauman aveva detto che, se fosse stato costretto a trasferirsi su un'isola deserta con un solo libro, avrebbe scelto un romanzo di Musil o Calvino. E aveva testimoniato il suo debito nei confronti di Freud. Il libro intreccia dunque la letteratura con la sociologia, la psicoanalisi con la pop culture, Franzen, Musil, Littell e Proust con la cultura karaoke. Nonostante le molte differenze nei metodi e nel modo di presentare i risultati, i romanzi e i testi di sociologia non hanno scopi diversi. A dire il vero, sono precisamente le loro differenze che le rendono reciprocamente indispensabili e complementari.
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