|
Zygmunt Bauman, Thomas Leoncini
Zygmum Bauman è nato a Poznan¿ nel 1925 da una famiglia di origini ebree. In seguito all'invasione della Polonia da parte delle truppe tedesche, all'inizio della seconda guerra mondiale fugge con i genitori in Unione Sovietica e si arruola in un corpo di volontari per combattere contro i nazisti. Finita la guerra torna nel suo Paese e inizia a studiare sociologia all'Università di Varsavia, dove si laurea in pochi anni. Nel 1968 è costretto di nuovo a emigrare in seguito a un'epurazione antisemita messa in atto dal governo polacco e si rifugia prima in Israele, dove insegna all'Università di Tel Aviv, poi in Gran Bretagna, dove, dal 1971 al 1990, è professore di sociologia all'Università di Leeds. Considerato il teorico della postmodernità, è autore di moltissimi libri nei quali si è occupato di temi rilevanti per la società e la cultura contemporanee: dall'analisi della modernità e postmodernità, al ruolo degli intellettuali, fino ai più recenti studi sulle trasformazioni della sfera politica e sociale indotte dalla globalizzazione. Tra i più noti e recenti: Vita liquida, Consumo, dunque sono, L'arte della vita, tutti pubblicati da Laterza. Si è spento a Leeds il 9 gennaio 2017.
Thomas Leoncini è nato nel 1985 a La Spezia. Giornalista, collabora con diversi quotidiani e riviste, e ha intervistato personaggi chiave dell'economia, della politica internazionale e dello spettacolo. È impegnato nello studio di nuovi modelli psicologici e sociali della postmodernità, di cui Zygmunt Bauman è il più autorevole esponente.
|
|
|
|
|
Nati Liquidi
Trasformazioni nel terzo millennio
|
€ 14.00
€ 13.30
(-5%)
|
DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
Novità |
Questa è l'ultima opera di un'icona della cultura che ha goduto di un'immensa popolarità, grazie alla sua capacità di parlare a tutti con un linguaggio comprensibile e al tempo stesso mai riduttivo. Lo studioso che ha spiegato la postmodernità attraverso l'illuminante immagine di una «società liquida» che ha abbandonato la comunità per l'individualismo, convinta che il cambiamento è l'unica cosa permanente e che l'incertezza è l'unica certezza. Queste sono le pagine a cui al momento della morte Zygmunt Bauman stava lavorando. Un dialogo con un giovane che ha esattamente sessant'anni meno di lui. Nello scambio con Thomas Leoncini, Bauman affronta per la prima volta il mondo delle generazioni nate dopo i primi anni '80, quelle che a una società liquida e in continuo mutamento appartengono da nativi. E, come sempre, stimolato dal dibattito, sa cogliere la realtà nella sua dimensione più vera e profonda, persino nei fenomeni considerati più effimeri.
|
|
|
|
|
|
|
|
|