In una zona di confine tra conscio e inconscio si trova un livello dell'esperienza interiore carico di significati: quasi una forma embrionale di consapevolezza in cui corpo e mente non sono separati. Negli anni cinquanta Eugene Gendlin lo ha chiamato 'felt sense' e ne ha fatto lo strumento di lavoro della tecnica del 'focusing'. Facendo incontrare due tecniche lontane nel tempo e nello spazio (il focusing e l'antica pratica buddhista della presenza mentale, o 'mindfulness') David I. Rome ha sviluppato il suo 'mindful focusing'. In questo testo, oltre a esporre le basi teoriche del metodo, fornisce una serie di esercizi con cui accedere al 'felt sense' e utilizzarlo per risolvere problemi complessi e ampliare le proprie capacità di cambiamento e creatività.