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Dag Tessore, Alberto Tessore
Dag Tessore, si laurea alla Sapienza di Roma in Lingue e Letterature Orientali con una tesi sul Corano. Ha viaggiato a lungo in paesi islamici, dove ha approfondito la sua conoscenza della lingua araba e della cultura islamica, e oggi vive in Marocco. Ha insegnato Islamismo e Giudaismo presso l’Istituto di Scienze Politiche di Pescara. Per Fazi Editore ha pubblicato: La mistica della guerra. Spiritualità delle armi nel Cristianesimo e nell’Islam (2004) e Introduzione a Ratzinger (2005).
Alberto Tessore, nato a Torino nel 1937, ben presto ruppe con la tradizionale vita cattolica piccolo-borghese della sua famiglia e a 16 anni partì per viaggi avventurosi che lo portarono, a partire dal 1958, in India, per più di un anno, in Siria, Iran, Afghanistan, Pakistan, e poi – in qualità di giornalista e photo-reporter – in Egitto, Sudan, Arabia Saudita, Giordania. Dall’’80 all’’85 è stato addetto all’Istituto Italiano di Cultura in Etiopia. Lì, contrariamente alla maggior parte degli espatriati stranieri, ha appreso la lingua locale (l’amarico), per facilitarsi la frequentazione della realtà sociale e religiosa sia dei cristiani copti che dei musulmani (i quali costituiscono la metà della popolazione di quel paese). Ha potuto studiare da vicino fenomeni a quel tempo difficilmente accessibili agli stranieri, come le festività religiose islamiche di Sheykh Hussein, sperduto santuario vicino al confine con la Somalia, dove, come ai tempi biblici, pellegrini da tutta l’Etiopia facevano anche due o tre mesi di cammino, con asini, mogli e figli, per raggiungere questo luogo sacro dell’Islam etiopico. Frutto di questi lunghi anni di viaggi fu il libro fotografico "Etiopia, orma del tempo", edito in italiano, inglese e francese.
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Dialogo sull'Islam Tra un Padre e un Figlio
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Novità |
L’Islam, che conta oltre un miliardo e mezzo di fedeli nel mondo, presenta oggi molti volti. A occupare la scena nei media sono spesso i suoi aspetti più minacciosi, le sue interpretazioni che sfociano nel fanatismo e nel fondamentalismo, specie nel Medio Oriente, che attraversa una fase di transizione in seguito alla Primavera araba.Ma di certo non è questa l’unica espressione della religione islamica, che ha una grande storia cosmopolita. Dal desiderio di offrire dell’Islam un ritratto contemporaneo a tutto tondo nasce questo dialogo tra un padre, Alberto, e un figlio, Dag, agnostico, antropologo e viaggiatore il primo, religioso, esperto di testi sacri e linguista il secondo. Il figlio ha deciso di vivere con la sua famiglia nelle montagne del Marocco, il padre abita nelle campagne sabine, ma entrambi riconoscono che in un mondo globale il dialogo interreligioso è un nodo decisivo per la convivenza tra i popoli.
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