Allen Stewart Königsberg ci viene mostrato nel suo ampio repertorio di identità fin dall'adolescenza; poi il viaggio si sviluppa saltando da un film all'altro, con un trasporto emotivo sempre maggiore. Scopriamo il privato e persino alcuni segreti del suo metodo di lavoro: entriamo nel suo focolare domestico, nella sala montaggio, sul set di uno dei suoi ultimi film e scopriamo una volta di più quanto sia preziosa la sua inconfondibile ironia. L'interrogativo che Woody pone di fronte alla camera e al suo pubblico fa riflettere, come tutte le sue meditazioni lampanti e profonde sul senso della vita e della morte, rese sempre digeribili dal tocco soave dell'ironia e dell'autoironia. Weide viaggia fino ai luoghi dell'infanzia di Allen, esattamente a Midwood, Brooklyn; poi va a chiedere direttamente ai collaboratori e agli innumerevoli attori da lui diretti.