Un dipinto di giovane donna della fine del '500, a lungo dimenticato, nel 2002 venne riconosciuto come ritratto del conte Henry Wriothesley, patrono di Shakespeare. Si sollevò allora un nuovo interessante interrogativo: che cosa spinse il conte, al quale Shakespeare dedicò i Sonetti, a farsi ritrarre in posa di donna, o quantomeno di effeminato adolescente?